Nord e Sud - anno IX - n. 26 - febbraio 1962

La rottura dell'unanimità nel P.C.I. P.C. Indiano contro i militaristi di Pekino, e riferiva della storica conferenza televisiva di Moro come di una semplice conferma del presunto oltranzismo atlantico del Governo, ignorando nei titoli la fondamentale scelta politica fatta dal Segretario democristiano). 5) Il rinnovamento deve essere anche ideologico ed implica un dibattito franco, di tipo leninista, di tutti i problemi inerenti alla lotta di classe nel momento attuale. « Il sistema degli incontri bilaterali, delle polemiche interne, dei contatti al vertice, delle conf ererzze, non basta più e ci è anche d'i1npaccio ». Col XXII Congresso è staia liquidata la forrnula fittizia dell'unanimità. Anche nel partito italiano la discussione deve svilupparsi, « se necessario, fino alla formazione, di volta in volta sui vari problemi di minoranze e maggioranze », escludendo tuttavia ìa cristallizzazione dei dissensi in vere e proprie correnti. Il quadro della tendenza kruscioviana in seno al P.C.I. si completa con le dichiarazioni degli amici di Amendola e dei su•oi sospetti alleati. CHIAROMONTcEhiede che sia sviluppato il tema del collegamento tra derr1ocrazia e socialismo, rivendicando il carattere nazionale .del Partito ed_una sua attitudine più critica nei confronti del P.C.U.S .. Allo· stesso modo ALINOVIrivolge ai comunisti sovietici la richiesta esplicita « di conquistare un livello superiore, e direi più universale, di coscienza di ciò che essi stessi hanno fatto e vanno facendo ». ALICATAricusa il cosidetto « giustificazionismo » dei delitti di Stalin e sottolinea « che non esiste una milraglia cinese fra la lotta per lo sviluppo democratico e quella per il socialis1no ». La posizione di Alicata· è tanto più sorprendente, in quanto egli polemizza anche con il XXII Co11gresso, affermando cl1e la prirna parte del programma da esso approvato « finisce per rimettere in discussion,e » le tesi delle vie nazionali al socialismo. Con eguale asprezza, NAPOLIATNOrespinge le analisi dello stalinismo di tipo esclusivamente giustificativo, suggerendo piuttosto di « cogliere le deformazioni e gli errori per i quali esiste iln pericolo di generalizzazione », cioè di fissare « garanzie democratiche » contro le degenerazioni dispotiche. NATOLIdichiara di condividere, « se non nella lettera, nello spirito e nella tendenza », l'intervento di Amendola, e chiede la convocazione del Congresso. VALLI riconosce che nel partito c'è posto « per i dissensi e per la formazione di maggioranze e minoranze ». D'ALEMApropone di portare avanti la lotta « contro quella doppiezza che è stata denunciata nel passato e che non è ancora scomparsa», asserendo di condividere 1~ proposte di Natoli e di Amendola, come fanno del resto con brevi interventi NoBERASCOe GuLLO. Energico fino. al disprezzo, l'intemerato FABIANIdefinisce « sbagliato teoricamente e falso nella realtà» il mito del monolitismo, concorda 55 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==