Nord e Sud - anno IX - n. 26 - febbraio 1962

Editoriale E stato proprio il « Corriere della Sera » ad affermare che, se si deve fare il governo di centro-sinistra, la questione principale non è di inserire i socialisti nella maggioranza, ma è quella dei « pesi e contrappesi » che sono necessari per attenuare le preocçupazioni che derivano da -questo inserimento. Ed Enzo Forcella, sul « Giorno » del 23 gennaio, ha rilevato che « non si tratta più di decidere sulla etichetta della bottiglia, ma di sapere con chiarezza che cosa ci si vuole mettere dentro ». A giudicare, infatti, dal discorso del « Corriere della Sera », · sembrerebbe che taluni ambienti si siano rassegnati a subire l'apertura a sinistra, ma cercano di renderla indolore, di svuotarla del suo contenuto politico. Non si può naturalmente essere sicuri di questo, non si può dormire fra due guanciali ritenendo che oramai i più, tra gli avversari dell'apertura a sinistra, si siano rassegnati a subirla. Ci sono ancora forze rilevanti e influenti gruppi di pressione che faranno tutto quello che è possibile fare per mandare a rnonte l'incontro fra democristiani e socialisti; e lo stesso « Corriere della Sera» è tutt'altro che rassegnato. Ma Forcella ha ragione in questo senso: che si è delineata con chiarezza una seconda linea sulla quale si attesteranno tutti gli avversari dell'apertura a sinistra nel momento in cui questa fosse veramente sul punto di realizzarsi in un governo; ed è appunto la linea dei « pesi e contrappesi », del contenuto della « bottiglia » sulla quale è applicata l'etichetta dell'apertura a sinistra. Senonché i fautori dell'apertura a sinistra devono porre anch'essi il problema dei « pesi » e dei « contrappesi »; e noi in particolare sen~ tiamo che si deve porre il problema del contenuto meridionalista della « bottiglia ». Ora questo contenuto non consiste ta1zto in questioni di indirizzo e di esecuzione della politica economica in generale e della spesa· straordinaria nel Mezzogiorno in particolare; ma consiste principalmente e preminentemente in una questione di quadri, in una questione di « pesi e contrappesi » che si risolve in una questione di « nomi da mettere a questo o a quel posto », non « per rendere il più possibile la svolta indolore », come sembra pretendere il « Corriere della Sera », 3 Bibliotecaginobianco

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