Nord e Sud - anno IX - n. 26 - febbraio 1962

Giorriale a più voci a 76.358 abitanti con un totale di 1.852.000. Di essi 180.750 sarebbero gli addetti all'industria manifatturiera. I nuovi posti si ottengono come differenza fra gli addetti al '76 e al '60 più un 10% degli occupati al 1976 pari al numero delle espulsioni determinate dal progresso tecnologico. Pertanto il numero dei nuovi posti di lavoro diventerebbe 81.600 e, ubicando solo 1'80% di essi, occorrerebbero 870 ettari. A titolo di semplice orientamento gli estensori del progetto indicano il costo per attrezzare quest'area che, valutato a 15 milioni di lire per ettaro, an1monterebbe a L. 13.050.000.000. Nel secondo caso che prevede la crescita spontanea della popolazione al netto di fenome11i emigratori, si avrebbe per le stesse zone di Napoli, Portici, Quarto, Casoria, e Volla - Nola, un incremento al '76 dell'll,16% con 215.342 unità per una popolazione totale di 2.143.700 abitanti. Con ipotesi di proporzionamento distributivo non molto dissimili da quelle relative al caso precedente, si otterrebbero 213.370 addetti all'industria manifatturiera. La differenza tra i numeri degli addetti alle due date del periodo considerato darebbe 117.520 nuovi posti di lavoro dei quali 93.900 in nuovi insediamenti industriali per cui occorrerebbero 1.255 ettari e 18.825.000.000, di lire. Analogamente, per la zona alla foce del Sarno, nel caso dell'ipotesi prevista dal P.T.C.C., si avrebbero 11.400 nuovi posti di lavoro localizzabili in insediamento industriale, pei quali occorrerebbero 152 ettari e 2.280.000.000. Nel caso dello sviluppo spontaneo, sarebbero 17.000 i nuovi posti di lavoro localizzabili con 230 ettari e 3.450.000.000 lire. Il totale per tutte le zone prescelte darebbe 76.690 nuovi posti e 1.022 ettari nella prima ipotesi, mentre nella seconda si avrebbero 110.900 addetti e 1.485 ettari. Si prevede, infine, per la decompressione di Napoli, l'allontanamento dall'area comunale di impianti corrispondenti a 330 ettari, che verrebbero distribuiti nelle zone di Quarto, Casoria, e Volla - Nola in proporzione alla ricettività di ciascuna e in ordine alle rispettive condizioni demografiche territoriali industriali, etc .. Questi gli aspetti tecnici del progetto preliminare per l'area di sviluppo industriale di Napoli rilevabili i11 questa sede. Indubbiamente tale progetto costituisce un efficiente strumento, non solo per il Piano regolatore definitivo da redigere, ma anche come indicazione per la decompressione dell'organismo urbano di Napoli. Tuttavia resta pur sempre ed esplicitamente uno strumento tecnico e settoriale. Gli emendamenti avanzati al Consiglio Provinciale relativi al diverso atteggiamento dei partiti d'opposizione di fronte allo statuto del Consorzio; il dubbio sulla mancanza di coordinamento tra il piano per l'aree industriali ed il piano regionale; l'esigenza che una pianificazione economica debba precedere o almeno accompagnare quella relativa alle localizzazioni industriali, non trovano sufficiente rispondenza nello studio che abbiamo esaminato, prevalentemente urbanistico. Esso, però, ammette implicitamente la irrisolta e complessa problematica della questione, quando considera la doppia ipotesi di sviluppo demografico; quando riconosce, pur giustificandole, le divergenze con il P.T.C.C. riguardanti le localizzazioni industriali; quando ribadisce il suo valore e 39 Bibliotecaginobianco

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