Nord e Sud - anno IX - n. 26 - febbraio 1962

Giornale a più voci panile a non costituirsi parte civile, per scegliere i testimoni che potranno sostenere le sue tesi, per indurre l'imputato a comportarsi in modo da riuscire simpatico ai giurati. E si serve a tal fine, non solo di una eloquenza ammaliatrice, ma anche di raffinate capacità istrioniche. Non è improbabile che Arpino abbia messo talvolta sulle labbra di questo personaggio frasi della arringa che fu pronunciata al processo Carbone, UI1a arringa forse assai simile, nelle argomentazioni e nel linguaggio, ad altre che, in date remote o recenti, servirono a salvare degli « omicidi per onore» e che il Moscon ha incluso nella documentazione che accompagna la sceneggiatura di « Divorzio all'italiana». Risulta da questa documentazione che talvolta abili avvocati si servirono dell'articolo 587 anche per fare assolvere chi aveva ucciso senza la certezza di aver subito il « torto da lavare col sangue»; o chi non poteva avere agito nello stato d'ira previsto dal codice, essendo trascorso molto tempo tra la presunta offesa e la reazione omicida. Tutto questo contribuisce a dimostrare in maniera inconfutabile che l'istituto del delitto d'onore rappresenta una fonte d'ingiustizie, oltre che un residuo di barbarie ripugnante ad una coscienza giuridica moderna. Il Moscon lo definisce « la rettorica codificata ». Bisogna aggiungere che si tratta di una rettorica la quale assai spesso ha avuto il potere di fare assolvere degli assassini. Dobbiamo quindi augurarci che l'art. 587 sia cancellato dal codice penale al più presto. Ma, quando questo sarà accaduto, no11 bisognerà dimenticare che particolari condizioni sociali hanno contribuito a far sopravvivere nell'Italia del Sud il delittuoso pregiudizio che induce a considerare colpe che vanno punite con la morte, certi errori della donna. In una società agiata o per lo meno, non indigente in prevalenza, quando determinati rapporti, rivelandosi marci o corrosi, minacciano di diventare una tortura a vita per l'uomo o per la donna, è facile troncarli senza drammatizzare e facendo appello alla legge. Senza dubbio, il giorno in cui sarà offerta questa possibilità - una possibilità quasi esclusivamente economica - anche agli italiani di quelle regioni dove la miseria è vasta od antica, la convinzione che l'onore va lavato col sangue riceverà un fiero colpo e comincerà ad avvizzire. FEDERICOFRASCANI Il sonno di Matera È da un anno circa che i nostri ritorni da Matera trascorrono fra malinconiche considerazioni. Nel sonno della città si sono spenti i progetti, le iniziative, le idee nuove che il clima e l'ambiente lucano suscitavano in noi e in tutti coloro che, pieni di speranza e spesso di entusiasmo, viaggiavano e lavoravano per i paesi di Basilicata, intorno agli anni cinquanta. Una nuova vitalità sembrava allora sprigionarsi da Matera per dilagare 33 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==