Nord e Sud - anno IX - n. 26 - febbraio 1962

• Luigi Mazzillo nel Mezzogiorno d'Italia e nel sud-ovest francese. Ed è forse questo il risultato più importante della « Conferenza »: la constatazione che anche nell'ambito della Commisisone della CEE ci si muove ormai, ~ ;nel modo migliore, nonostante i ristretti e rigorosi limiti segnati dal Trattato di Roma, nonostante le resistenze e le gelosie dei governi, nonostante gli interessi costituiti e nonostante anche la scarsa collaborazione della Banca Europea degli investimenti, comportatasi finora come una banca tradizionale, cauta, passiva, ligia alle istruzioni governative, e che ancora non ha assegnato la metà dei fondi a propria disposizione. Quasi che non avesse la finalità di promuovere attivamente una serie di audaci iniziative econo1niche nelle regioni più povere della Comunità. Ma questo è un discorso molto difficile e delicato, che richiederebbe una trattazione a parte, attraverso un discorso complessivo che non potrebbe non investire insieme co11 i problemi funzionali anche i problemi strutturali ed istituzionali dello stesso organismo della Banca Europea degli investimenti. Basti _per ora aver tracciato il bilancio politico dell'avvenimento del quale ci siamo occupati e che si può sintetizzare nelle osservazioni in parte ottimistiche ed in parte polen1iche, che precedono. Qui ci preme - concludendo - di far notare che, per giungere alla reciproca comprensione tra paesi sensibili ai problemi di sviluppo regionale e paesi che non lo sono, c'è, forse, una strada che a Bruxelles o non è stata affatto percorsa o lo è stata solo in minima parte. Non è strano che sensibili ai problemi predetti siano i paesi che come l'Italia (col Mezzogiorno) o· la Francia (col Sud-ovest) hanno nei loro confini casi più ·o meno notevoli di squilibrio regionale, mentre pressocché insensibili sono i paesi che, come la Germania, si compongono di territorio relativamente assai più omogeneo. E non è una pretenziosa profezia il pronosticare che, se la Germania occidentale si trovasse ad assorbire, dall'oggi al domani, la Germania orientale nelle condizioni demografiche ed economiche in cui presentemente si trova, i tedeschi conseguirebbero subito, e sia pure in ben diverso modo e per ben diverse ragioni, quella sensibilità che attualmente non dimostrano. Ci sono, però, altri problemi ai quali la Germania occidentale è attualmente e profondamente interessata e che sono, d'altronde, immediatamente relativi ai problemi dello sviluppo regionale sulla scala comunitaria piccolo - europea. In altri termini, se il discorso sulla depressione di vaste aree comunitarie può oggi riuscire ostico ad orecchie tedesche, ben diverso effetto dovrebbero e potrebbero avere altri discorsi. La disponibilità di forti riserve di manodopera in loco; la necessità di 22 Bibliotecaginobianco

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