• Luigi !vJ. azzillo comporterebbero inevitabilmente un sia pur relativo condizionamento delle loro decisioni. È significativo, per esempio, che il vice-presidente della Philips, sig. Tromp, ha teorizzato in sede di « Conferenza » il d~- . vere di non ingerenza dei governi - ed a maggior ragione della Comunità - in quelle decisioni cl1e competono, a suo giudizio, esclusivamente alla classe imprenditoriale. Né si può dire cl1e i governi dei sei paesi siano, 11ella maggioranza, di orientamento meno liberista: basta scorrere la lista delle persone che componevano le varie delegazioni per notare come ci si fosse preoccupati della presenza di numerosi funzionari, studiosi e industriali, ma come di sindacalisti ce ne fossero solo tra gli italiani, ed in numero di tre, di cui, poi, soltanto uno presente effettivamente. Sono queste le varie ragioni che facevano dubitare all'inizio sull'esito della « Conferenza » e so110 anche queste le ragioni che avevano consigliato a Marjolin la prudenza iniziale. Lo svolgimento dei lavori ha permesso di superare questo impasse di partenza? Le conclusioni sono state tali da giustificare un certo ottimismo sulla possibilità di un discorso e di un intervento a livello comunitario nelle aree meno prospere della « piccola Europa »? È obiettivamente difficile un excitrS!A,S completo sulle varie tesi sostenute nelle 20 relazioni e nei numerosi interventi, che, d'altra parte, si sono svolti in due assemblee diverse, essendosi organizzato il dibattito in due commissioni che si sono occupate di argomenti diversi. Solo alla fine, prima della relazione conclusiva di Marjolin, si è avuto un breve dibattito in seduta plenaria. Tenteremo, comunque, di dar conto di ciò che più può interessare ai fir1i di un bilancio obiettivo della « Conferenza », bilancio che, ovviamente, non può non essere piuttosto som1nario ed anche approssimativo. Ma quel che più conta in queste occasioni non è tanto la messe delle nuove cognizioni e dei nuovi suggerimenti che .vengono dati i11 ordine all'attuazione di un certo scopo. Conta molto di. più, invece, il fatto che si sia constatato o meno un orientamento generale favorevole all'adozione di una certa politica. Un bilancio di questo genere è senz'altro possibile farlo. Abbiamo già accennato alla fisiono1nia dell'assemblea: burocrati, uomini d'affari, studiosi, qualche uomo politico ed i membri della Commissione del MEC. Tutta gente in grande maggioranza poco disposta a dar vita ad un dibattito politico che comportasse l'assunzione di certe responsabilità che è sempre comodo o almeno prudente non assumersi. Perciò nella fase d'apertura della « Gonferenza » si andò avanti quasi 16 I ' Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==