Giuseppe Ciranna titi restano immobili, monolitici soltanto nella volo.ntà di autoconservarsi; ne deriva infine il fenomeno della « colonizzazione » dei partiti (è il termine che a nostro parere lo definisce meglio) da parte dei gruppi di interesse, di cui per l'Italia resta un esempio insigne e insu..: perato nell'assunzione di Malagodi alla segreteria del Partito liberale (e si può ricordare anche, a questo proposito, un più recente analogo tentativo esperito dagli stessi gruppi, e fortunatame11te fallito nei confronti del Partito Repubblicano). Il problema, abbiamo detto, è generale, è della società politica moderna, in Italia e all'estero. È il problema di fronte al quale ci dobbiamo misurare un po' tutti, negli anni sessanta; è un problema che riguarda paesi in cui le istituzioni democratiche sono antiche e consolidate da una lunga tradizione, e paesi come il nostro, usciti da poco da una lunga parentesi totalitaria. Abbiamo detto, all'inizio, degli Stati Uniti d'America; anche nella più efficiente democrazia dell'Occidente si è dovuto constatare negli ultimi anni quanta poca duttilità e flessibilità avessero le classi politiche, irrigidite negli schemi delle frasi fatte, dei luoghi comuni che hanno cessato da tempo di avere ogni corrispondenza con le cose, perché nati magari dall'esperienza sono stati poi logorati dal tempo. E le stesse difficoltà che ha incontrato sul piano dell'azione governativa il Presidente Kennedy nel primo anno di mandato presidenziale provano quanto sia difficile anche per la classe politica americana, certamente la più aperta delle classi politiche democratiche, adattarsi alle mutate situazioni che riflettono profondi rivolgimenti interni della società. Ed abbiamo accennato anche alla Francia: è il paese sulla cui esperienza tutti dovrebbero meditare, perché è il paese dove il contrasto tra l'antico e il nuovo è scoppiato da tempo in maniera drammatica, e dove il fenomeno di cui qui si discorre è venuto prima che altrove in luce: perché la Francia anticipa sempre i mutamenti della coscienza politica e sociale europea. Nessuno potrebbe oggi affermare che la società francese sia una società in declino, irrigidita in strutture anchilosate, perché l'insieme dei fenomeni che caratterizzano la vita francese di questi anni e che si riassumono nella mobilità sociale e nella modernizzazione ed efficienza dell'apparato produttivo (malgrado tutto quel che di vecchio continua a coesistere soprattutto in questo campo) starebbe lì a smentirlo. Nello stesso tempo, però, la Francia è pur sempre il paese che negli ultimi anni ha fatto registrare la più stridente contraddizione tra la modernità e il vigore del suo slancio di rinnovamento sul piano economico e sociale e la vecchiezza delle istituzioni politiche, la sclerosi e la mancanza di 10 Bibliotecaginobianco
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