Nord e Sud - anno IX - n. 26 - febbraio 1962

Maria Luisa La Malf a dendo non tanto la persona, quanto il programmà di Crispi, il quale, in alcuni suoi punti, (per es. la riforma per l'elezione delle amministrazioni locali) era tale da determinare opposti schieramenti e quindi da condurre ad un « retto funzionamento dei partiti » 23 • Era evidente anche in questa occasione il tentativo di salvare il prestigio della Sinistra. Poco tempo dopo, però, doveva essere lo stesso Crispi a confermare l'esattezza dell'analisi apparsa sulla « Nuova Antologia », allorché dichiarava alla Camera che malgrado tutto persisteva a vedervi una famiglia, un'accolta di amici con i quali avrebbe potuto procedere d'accordo per sbrigare le faccende di casa. A queste affermazioni la T. replicava ribadendo la propria convinzione che le idee di Crispi non erano tali da ottenere il consenso universale. « Ad esse, e per conseguenza a lui - si precisava in quella occasione - occorre non la calma molle e traditrice dell'unanimità, ma la discussione e la lotta delle parti, egualmente convinte nella tesi e nell'antitesi » 24 • Questo concetto venne ripreso ancora qualche mese dopo 25 , mentre più frequ~nte appariva l'accusa a Crispi di scarsa coerenza 26 , e perfino di albagia nei confronti dell'Estrema Sinistra 27 • Ai primi del1'89 si disse negli ambienti della Sinistra che si sarebbe tentato di formare una grande concentrazione liberale intorno al governo Crispi per sottrarlo all'ipoteca conservatrice. La T. si dichiarava alquanto scettica sulla possibilità di compiere una simile operazione; essa aveva fra l'altro forti prevenzioni contro la politica estera di Crispi: se infatti nello statista siciliano era da lodare « il sentimento vivissimo [ ...] della dignità nazionale », non era possibile dissimulare « il carattere imperiale che egli si era sforzato di dare alla nostra politica, il piccolo conto in cui aveva mostrato di tenere le nostre antiche e tradizionali relazioni, la facilità con la quale aveva creduto di poterle sostituire con altre » 28 • Il giornale dubitava inoltre che uomini della Sinistra fossero ancora disposti ad appoggiare Crispi e la sua politica « la quale, fissa in un concetto unico, tirannico quasi, quello delle preoccupazioni estere, trascurava e dimenticava gli interessi più importanti finché si sarebbe trovata per necessità costretta a calpestarli » 29 • Né d'altronde, nel rimpasto avvenuto con l'ingresso al governo di rappresentanti della Sinistra (Seismit-Doda, Lacava ed altri), 23 Ibidem. 24 T ., 28-XI-'87. 2s T., 1-II-'88 e di nuovo, anche se con intonazione più ottimistica, il 12-VII-'88. 26 T ., 7-III-'88 e 20-VI-'88. 21 T., 26-IV-'88. 28 T., 14-I I-'89. 29 T., 18-II-'89. 108 I I Bibliotecaginobianco \

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