Nord e Sud - anno IX - n. 25 - gennaio 1962

• • Francesco Compagna · Tali possibilità, come è noto, possono essere create più agevolmente per quei rami d'industria che hanno maggiore convenienza a localizzarsi in prossimità delle riserve di manodopera, perché è la disponibilità di manodopera, più che la vicinanza del mercato di sbocco e delle materie prime, che costituisce per esse il fattore variabile più ' importante ai fini della scelta di una localizzazione veramente conveniente: sono le industrie tessili, dell'abbigliamento, della meccanica leggera, ecc., la cui convenienza a localizzarsi nelle regioni di partenza delle migrazioni può essere accresciuta dalla creazione di adeguate infrastrutture e da una particolare politica di istruzione professionale. Si aggiunga che l'espansione industriale avviene sempre più frequentemente per mezzo della creazione di nuovi stabilimenti che non per mezzo di ampliamenti delle fabbriche già esistenti, che hanno da tempo raggiunto una misura che non può essere oltrepassata senza determinare un aumento dei costi, evitabile con la creazione di altri stabilimenti, da localizzarsi ovviamente là dove non c'è un grave problema di suoli e di manodopera e là dove si registra in pari tempo una tendenza o una possibilità di nuovi mercati. Ciò che è avvenuto negli Stati Uniti, dove l'industrializzazione del Sud si effettua essenzialmente grazie alla creazione di filiali delle industrie che hanno la loro sede principale sulla facciata atlantica o sulla- regione dei Grandi Laghi, più che per mezzo d'iniziative locali o per mezzo di trasferimenti totali, costituisce una lezione significativa anche per il nostro sud e dovrebbe indurci a meditare prima di accettare generiche lamentazioni sulla mancanza d'iniziativa locale napoletana o siciliana e sulle preoccupazioni che desterebbe un'industrializzazione importata da altre regioni. La. verità è che l'industrializzazione richiede appunto questo, un grande moto di decentramento, secondo i rami e i modi che anche altrove hanno consentito di avviare processi d'industrializzazione in regioni diverse da quelle da quelle dell'industrializzazione tradizionale. Ed anche ciò che sta avvenendo in Francia è significativo da questo punto di vista: -il moto di decentramento industriale da Parigi verso le provincie, per quanto ancora insufficiente, comincia ad assumere una certa ampiezza di dimensioni; ma non si tratta che in assai rari casi di trasferimenti totali; si tratta della creazione di fabbriche che sorgono come ampliamenti dislocati delle ditte di Parigi per la fabbricazione specializzata di nuovi prodotti (si veda Géographie et action, di Miche! Philipponneau, Parigi, Colin, 1960, pag. 129 e segg.). Il caso più noto è quello di Citroen che ha creato a Rennes un grande stabilimento, dal quale usciranno ogni giorno più di 1000 «SOV » e che impiegherà 8-10.000 operai: la· scelta di Rennes per la localizza82 I Bibliotecaginobianco

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