Nord e Sud - anno IX - n. 25 - gennaio 1962

• Nicola Tranf aglia - Rosellina Balbi un imbarazzo chiaramente denunciato nella sentenza, assumere la difesa di una legislazione in ritardo con i tempi e con l'evoluzione economica e culturale che ha caratterizzato in questi anni la vita del paese. La decisione sul .. l'adulterio, peraltro, anche dal punto di vista giuridico e costituzionale, ha riproposto tutta una serie di problemi connessi al sindacato di legittimità: dall'imperfetto collegamento esistente tra la Corte e il Parlamento (che ha finito per frenare sempre più ogni tentativo d'innovazione dei giudici) agli ·inconvenienti del giudizio incidentale (per cui non è mai possibile l'esame di un corpo di leggi, ma solo della norma legata al caso concreto, ritardando così la pronuncia della Corte su questioni già all'attenzione dell'opinione ,. pubblica), infine alla mancanza di contraddittorio che c'è stata in molte importanti questioni. Sono aspetti fondamentali del nuovo istituto, ancora una volta riproposti all'analisi degli studiosi e che esigono ormai un intervento del potere legislativo perché la giustizia costituzionale possa svolgersi al riparo da condizionamenti d'ordine politico. Così come stanno le cose, infatti, anche nel diritto familiare, la Costituzione potrà ricevere piena attuazione solo se l'asse della politica italiana si sposterà a sinistra in direzione di quelle forze che, su questi problemi, hanno assunto da tempo posizioni non equivoche. Come già su questa rivista avvertimmo, discutendo le decisioni sul monopolio radiotelevisivo e sui poteri dei prefetti, se c'è un settore della vita pubblica in cui la situazione di governo esercita un'influenza costante, questo è proprio il sindacato di legittimità. La sentenza sull'adulterio ne fornisce un'altra prova: e non potrà avvenire diversamente, fino a quando rimarranno in vigore le norme che regolano attualmente il funzionamento e l'attività della magistratura costituzionale. NICOLA TRANFAGLIA Napoli 1-T-X Esiste una Guida di viaggio destinata ai turisti americani in Europa, che, se si vuol credere_ alla dicitura stampata in un bel colore giallo sulla copertina, costituisce, nel suo campo, la pubblicazione « più aggiornata, più popolare e più diffusa del mondo». Sfogliandone oziosamente le pagine, meno per curiosità, credo, che per riempire in qualche modo un ritaglio di tempo resosi improvvisamente disponibile, ho notato che avevo tra le mani una guida dissimile da qualsiasi altra avessi mai veduto. In poco più che mille pagine, il suo compilatore - un certo signor Temple Fielding - mette a nudo l'Europa (la sua Europa, naturalmente), e l'offre, così impietosamente spogliata d'ogni velo, ai lettori. Nulla egli tralascia di ciò che può essere di qualche lltilità al turista americano diretto in una, o più, delle ventf nazioni europee che costituiscono 60 Bibliotecaginobianco

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