Giornale a più voci Si vota. Il governo resta in piedi. Non cadrà mai? Non può: esso, come tutte le altre monadi, è a sé stante, evolve lungo un'orbita sua che non incontra nessun'altra orbita. Per questo motivo non può colpire nessuno, ma non può neppure essere colpito da nessuno. E se accadesse che due monadi, inspiegabilmente, cozzassero l'una contro l'altra? È già accaduto. In quel caso interviene la monade De Gaulle. Come? Lo dice Esiodo, nella Teogonia, quando spiega che cos'è un re: « A quello dei re di divina progenie che le figlie del grande Giove onorano, esse versano sin dalla nascita sulla lingua una gentile rugiada. Dolce come il miele scorre dalle sue labbra il discorso. Per questo signoreggiano i re, perché quando nell'assemblea una discordia divide il popolo, essi lo inducano facilmente ad accordarsi, governandolo con dolci, mielate parole ». GIANCARLO BARBERIS L' OCSE e gli aiuti ai paesi sottosviluppati Importanti _motivi di ordine economico e politico si sono oramai aggiunti a quelli di carattere umanitario per convincere i dirigenti dei paesi culturalmente ed industrialmente sviluppati che è per loro di primario interesse promuovere l'evoluzione di tutti quei paesi che sono rimasti in condizione di inferiorità. Tale convincimento si è diffuso dopo l'ultima guerra mondiale ed esso è attualmente comune ai regimi del gruppo politico occidentale, a quello socialista ed ai neutrali. So110 sempre motivi di ordine politico ed economico, che inducono attualmente i paesi liberi ad esaminare seriamente il problema del coordinamento dei loro aiuti ai paesi in fase di sviluppo: tale necessità si è resa evidente infatti di fronte alla compattezza della politica seguita in tale campo dalla Unione Sovietica e dai paesi satelliti. È stato già valutato, infatti, che, di fronte a circa 30 miliardi di dollari messi a disposizione dal gruppo dei paesi occidentali per quelli in fase di sviluppo nel quadriennio 1956-1959, la Unione Sovietica ha speso appena un decimo di tale somma. Peraltro è avvenuto che i rispettivi risultati non sono stati proporzionali al reale sforzo effettuato e, si è constatato che è stata essenzialmente la loro dispersione e la mancanza di coordinamento che ha impedito agli aiuti forniti dai paesi liberi di raccogliere tutto il merito cui essi avevano diritto. Fino ad ora le decisioni· relative alle erogazioni di aiuti ai paesi in fase di sviluppo sono state prese infatti in via unilaterale dai singoli paesi del gruppo occidentale. Esse - nell'an1montare e 11elle modalità della distribuzione delle somme stanziate -- sono state dettate essenzialmente da motivi di prestigio politico o per il mantenimento ed il miglioramento delle correnti commerciali esistenti tra paesi evoh1ti e paesi soggetti ai regimi coloniali . o quas1. 51 Biblio~caginobianco --
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