Nord e Sud - anno IX - n. 25 - gennaio 1962

Note della Redazione ha firmato il trattato di Roma. Piuttosto, dall'atteggiamento e dalla pronta reazione politica dei partiti socialisti nei confronti della sostituzione di Hirsch, è lecito sperare in una convergenza di tutta la sinistra democratica europea su posizioni di rilancio europeista e di resistenza alle iniziative: nazionaliste di Parigi? Occorrerebbe che non solo certi nostri amici del PSI, non solo quei socialdemocratici tedeschi che ancora non ne fossero convinti, ma anche e soprattutto i Mendès France si convincessero della necessità politica di condurre la battaglia per la democrazia in Francia da una piattaforma europeista e consequenzialmente antinazionalista. Solo il rilancio dell'Europa da parte della sinistra democratica può contribuire seriamente a sciogliere il nodo francese. Ma l'eredità giacobina, ricca sempre di suggestioni frontiste, si deve avere il coraggio di ridiscuterla a fondo; se non altro perché essa è ricca anche di suggestioni nazionaliste. Il caso Hirsch dovrebbe costituire comunque per la sinistra democratica europea una preziosa indicazione, da non lasciar cadere. Ancora una constatazione: non è senza significato che intorno allo scottante caso Hirsch sui giornali «indipendenti» italiani non si è letto alcun commento. Nono anno Con questo fascicolo « Nord e Sud» entra nel suo nono anno di vita, avvicinandosi a quel traguardo dei cento mesi di pubblicazione regolare, ininterrotta, che costituisce, se non un primato, almeno un fatto insolito per una rivista meridionale. Quando ci accingemmo all'impresa, nell'estate del 1954, non osavamo sperare tanto: dar vita ad un periodico di studi politici e sociali è sempre un'impresa ardua nel Mezzogiorno; farlo in condizioni di assoluta indipendenza, in posizion,e di lotta contro il conformismo delle forze politiche dominanti al governo e all'opposizione, farlo in nome delle ragioni della libertà della cultura contro i tentativi che le stesse forze politiche andavano sviluppando, in forme massicce, di asservimento degli intellettuali ai loro fini particolari, sembrava addirittura, allora, un compito disperato, generosa ed utopistica illusione. Eppure, contro il pessimismo di 1nolti nostri amici, e contro le speranze di tanti nostri avversari, siamo stati noi ad aver ragione; il nostro impegno è stato premiato. « Nord e Sud» oggi ha un suo spazio nella pubblicistica politica e culturale italiana, un posto di non secondaria importanza - possiamo affermarlo senza peccare di immodestia - nella storia politica e culturale meridionale degli anni cinquanta: alle soglie degli anni sessanta costituisce un punto di rif erimento preciso per quanti si occupano, in Italia e all'estero, dei problemi della integrazione fra il Mezzogiorno e le zone più sviluppate e più ·fortunate del nostro paese, o si pongono in modo moderno i problemi del pro39 Bibliotecaginobianco

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