Nord e Sud - anno IX - n. 25 - gennaio 1962

• .. Vittorio de Caprariis dunque, questa form11la politica? Chiunque abbia familiarità con l'opera di Gaetano Mosca ricorda il luogo famoso della Teorica dei governi : « qualunque classe politica, i11 qualsiasi modo sia costituita, non con- . fessa mai ch'essa comanda per la semplice ragione c~'è composta degli elementi che sono stati, fino a quel momento storico, i più atti a governare; ma trova sempre la giustificazione del suo potere in un principio astratto, in una formula che noi chiameremo formala politica ». Si tratti, dunque, della teoria del diritto divino dei re o di quella dell'indivisibilità della sovranità e dell'assolutismo burocratico o ancora degli immortali principi dell'Ottantanove, la formula politica è per Mosca una giustificazione a posteriori del potere, fornita dalla classe politica per colorire di legittimità ideale il suo potere stesso. Negli Elementi di Scienza politica l'autore sfumerà questa posizione così tagliente e parziale osservando che la formula politica non è una ciarlataneria inventata soltanto per « scroccare l'obbedienza delle masse », ma corrisponde ad un « bisogno della natura sociale dell'uomo » (che è quello di essere governato non soltanto in nome della legge del più forte, ma anche in virtù di principi più elevati), e non è un'invenzione meramente gratuita, ma « deve essere fondata sulle speciali credenze e sui sentimenti più forti del gruppo sociale nel quale è in vigore, o almeno della frazione di ques_to gruppo che ha la preminenza politica». Pure, queste atte11uazioni non alterano sostanzialmente il rapporto che nel pensiero di Mosca, anche nella sua fase più matura, esiste tra classe politica e formula politica, che è un rapporto di dipendenza stretta della seconda dalla prima. Nel_la Teorica dei governi si legge che « non è la formala politica che determina il modo di formazione della classe politica, ma al contrario è sempre questa che adotta quella formala che più le conviene »; e non diversamente suona lo stesso principio negli Elementi . di Scien,za. politica, nei quali esso è enunciato quasi con le stesse parole, con la sola avvertenza che la classe dominante deriva la base morale e legale del potere da « dottrine e credenze generalmente riconosciute ed accettate nella società che essa dirige ». Lasciamo, pure, da parte il problema delle difficoltà che una simile definizione del rapporto tra classe politica e formula politica crea nel sistema di Mosca. (difficoltà che sono, a mio giudizio, tutt'altro che trascurabili e per le quali mi sia consentito di rinviare al mio Profilo di Gaetano Mosca, in« Il Mulino», n. 31, maggio 1954) e concentriamoci per un momento sulla questione dei possibili contenuti di una formula politica. Tutti i possibili contenuti di una formula politica sono riconducibili, mi sembra, a due c~tegorie· fondamentali, secondo che essi 28 \ Bibliotecaginobianco

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