Nord e Sud - anno IX - n. 25 - gennaio 1962

• Giuseppe Ciranna tracciato un parallelo tra la situazione odierna dello Stato italiano e la. burocrazia dell'impero bizantino). Ma temiamo che domande come queste che abbiamo formulate . resterebbero senza risposta; non si può pretendere, infatti, che coloro che hanno avuto infinite possibilità •di determinare un raddrizzamento, una correzione di tutte le situazioni anormali che si andavano via via manifestando in questo o in quel ministero, in questo o in quel settore della pubblica amministrazione, ammettano lealmente la propria parte di colpa; non si può pretendere, insomma, che sia la stessa stampa di informazione a confessare la sua sostanziale arrendevolezza ai poteri costituiti e agli interessi della conservazione politica ed economica, arrendevolezza che ha portato giornali e giornalisti, salvo naturalmente pochissime eccezioni, a disertare regolarmente in tutti questi anni la battaglia per la democrazia nel nostro paese che si combatteva soprattutto sul terreno della denuncia di ogni caso, di ogni episodio di scorretto funzionamento dell'apparato burocratico-statale, e del richiamo al rispetto della legge da parte di tutti, dei governanti specialmente, i quali avevano tutte le possibilità e perfino tutti i pretesti per prevari-· care. Così come non si può pretendere che la destra politica ed economica non cerchi di approfittare anche dello scandalo di Fiumicino. I giornali, come gli uomini e i gruppi politici _della destra, continueranno a fare il loro mestiere e a giocarè le loro carte; sta agli altri impedire che, nel gioco, essi riescano ancora una volta a rimescolare fraudolentemente le carte. E che si stia tentando ancora una volta di barare, di confondere le idee per nascondere le effettive responsabilità del deterioramento della macchina dello Stato, è provato dalle polemiche che si sono accese dopo la pubblicazione della relazione della Commissione di inchiesta; è provato dal ridicolo te11tativo di dedurre, come hanno fatto appunto organi ·di stampa ed esponenti politici di destra e di centro-destra, dalla poco allegra e poco confortante vicenda dell'aeroporto di Roma, una dimostrazione della incapacità dello Stato a sopportare senza pericolo dt definitiva catastrofe un allargamento dei propri compiti; è provato dal tentativo di addebitare alle forze politiche che inclinerebbero allo « statalismo » la responsabilità morale dell'accaduto. Vogliamo un esempio? È sempre Enrico Mattei, direttore della « Na7.ione » e giornalista che ha avuto un ruolo di primo piano nella pubblicistica politica dalla Liberazione in poi, che scrive, dopo aver attribuito alle forze di centro-sinistra l'incauto disegno di volere uno Stato come quello che si è rivelato in questi giorni: i risultati dell'inchiesta parlamentare sono « la cartella clinica __delle gravi malattie 14 Bibliotecaginobianco

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