.. comporta in una società del tipo della nostra. Espr~ssio11e di qt1es-ta sensibilità dovrebbe essere il cc piano per la scuola » : probabilmente uno -degli argomenti sui quali sono stati versati nel nostro paese tra il 1958 e il 1960 più copiosi fiumi d'inchiostro, ma di cui non si sapreb- .bero nascondere nè le deficienze che a st10 tempo furono da più parti rilevate proprio in ordi11e alle implicazioni di cui si diceva, nè - soprattl1tto - il fatto che esso l1a trovato finora una applicazione del tl1tto ir1sufficiente, sicchè si è determinata tra il ritmo di attuazione del pjano e l'evoluzione delle cose una sfasatt1ra tale per Ctìi è ben possibile prevedere che tra qualche anno il tanto discusso cc IJjano }) sarà, come strumento di azione politica, totalmente superato. Qt1anto è accadl1to in questo autunno è, del resto, estremame11te significativo. Elenchiamo alct1ni tra i fatti principali -del solo carn1Jo dell'istruzione elementare e media, anzi i fatti principalissimi: 1) andamento delle iscrizioni alla scuola elementare; 2) conseguenze della · precip-itata unificazione del triennio terminale della scuola dell'obbligo e dell' abolizio11e dell' esarne di ammissione all'attuale scuola media; 3) riordinamenti e riforme di programmi e nuovi sbocchi universitari stabiliti per gli istituti tecnici. La scuola elementare italiana ha visto progressivamente aumentare i suoi effettivi in q11esto dopoguerra. Era questo il segno di u11a capacità, che l'amministrazione italiana dimostrava, di adeguarsi, sia pure lentamente e tra mille insufficienze, alle necessità della società nazionale. Da dl1e o tre a1111ia questa parte il numero degli iscritti alle scuole elementari va, invece, lentamente decrescer1do. Del fenomeno è stata subito data una spiegazione che dovrebbe eliminare ogni dubbio: gli iscritti alle scuole elementari diminuiscono, si. dice, perchè è andato dimint1e11do, dopo la grande espansione post-bellica della natalità., il numero dei nati, e quindi quello degli obbligati all'assolvimento ùelrobbligo scolastico. La spiegazione, per <1ua11tosiam0 informati, è stata generalmente passata per buo11a. E invero essa non manca di fon.damento, percJ1è fa riferimento ad un fenomeno di reale e ind·ubitabile significato nell'evoluzione recente del nostro paese; ma essa è anche lontana dal risultare pienamente soddisfacente. Il criterio dal quale bisogna ·partire dev'essere, infatti, rappresentato dalla congrue11za non tra l'andamento del numero degli iscritti alla scuola elementare e. l'anda1nento del numero dei nati negli anni precedenti; bensì tra l'andame11to del numero degli iscritti alla scuola elementare, tenitto conto clel fenomeno delr evasione all'obbligo_ scolastico, 0 l' anda1nento del 6 Bibliotecaginobianco
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