Nord e Sud - anno VIII - n. 23 - novembre 1961

,J .. politicizzare troppo le prossime elezioni amministrative non sarebbe stato raccolto nemmeno questa volta dalla maggioranza dei suoi ~miçi di partito. E s·oprattutto ciò si sarebbe -verificato .nel Mezzogi_orpo. Se era comprensibile che la ·parte più sensibile dei cc dorotei >> avvertiss.~ , la convenienza a sfuggire per quanto possibile alle discussioni sulla infelice situazione in cui versava il partito di maggioranza, era anche vero già allora che la DC non aveva molto interesse a centrare il dibattito elettora1e su questioni amministrative, s,oprattutto nel Mezzogiorno, dove_ esse risultavano disastrose anche quando si potevano allinear.e . cifre di miliardi. per lavori pubblici. Quale vantaggio, per esempio, la DC poteva ottenere da un- dibat ... tito su come aveva amministrato tanti comuni in Pugha e Basilicata? In tal caso quali esempi avreobe scelto: Foggia, Potenza, o Tarantq, o altri comuni. costretti a subire una lunga gestione commissariale? L"astrattezza' - o l'eccessivo tatticismo - delle dichiarazioni .di Morlino venivano notate dai den1ocristiani della cc Base », i quali, dopo ~vere ricordato che i temi concreti dell'autonomia locale si ricl1iama-. vano alle tradizioni della DC, espresse nei programmi fin dal '46 ma abbandonate negli a11ni successivi, scrivevano che la impostazione di Morlino rischiava di rimanere cc I)romessa elettorale soltanto verbale, se -non veniva saldamente ancorata ad una precisa e conseguente lin~a di politica amministrativa ». I democristia11i della « Base » ricordavan·o altro a Morlino, dalle funzioni degli enti locali, che lo Stato a11cora non riconosce . assicu-. randa indispensa'bili mezzi finanziari, al loro riordinamento nell'ambito delle Regioni a statuto or,dinario. Ma, mentre Morlino esprimeva buoni propositi e i democristiani della « Base » avanzavano riserve, il Ministro dell'Interno, questa potente realtà della vita pubblica nazionale, senza attendere la fine della campagna elettorale, ribatteva (discorso di. Firenze) che ciò che gli stava a ct1ore, più delle autonomie, erano. i .pre~ fetti; che vi sono amministrazioni cc non gradite » che vanno. comunque sistemate a dovere; che la lotta· rimaneva sempre circoscritta all' anti-: comD:nismo ed alla scelta tra Oriente e Occidente. Poi furono davvero decise le elezioni del 6 novèmbre. Allora si 1imandarono studi e scelte, e ci si mise in fretta a preparare le liste; con le maggiori preoccupazioni elettoralistiche. A peggiorare la situazione, in questi casi, c'è il. contrappunto· da d~tra, che si .fa .sentire più forte nelle amministrazioni, .e che, se an~ 73 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==