Il ·decimo congresso dei magistrati L' organizzazione che tradizionalmente raggruppa la stragrande maggioranza dei magistrati ordinari italiani - Associazione Nazio•nale Magistrati - conosce, per statuto, due tipi, assai diversi, di assise nazionali per esprimere le valutazioni dei magistrati associati sui più vari problemi: r assemblea ed il congresso. L'assemblea generale è la massima istanza dell'Associazione, in rapporto ai compiti istituzionali della medesima; in essa vengono espresse le più varie rivendicazioni della 1 categoria, sia pure in senso non semplicemente sindacalistico e con la prudenza. che è connaturale ai giudici. Dall'assemblea trae inoltre origine il mandato degli organi direttivi nazionali. Il congresso è invece solitamente dedicato all'esame di temi di generale interesse relativi. al1' amministrazione giudiziaria; in questa sede i magistrati associati esprimono il loro parere su problemi che vanno ben oltre gli interessi di categoria. Con questi congressi i magistrati non intendono affatto venir meno al loro compito istituzionale, di esecutori e di interpreti della legge, bensì desiderano apportare un contributo, particolarmente qualificato- per la loro- esperienza, nel pieno, doveroso rispetto delle istituzioni 11elle quali si esprime la volontà politica del paese. È, del resto, nella tradizio,ne che, nella elabora'zione dei codici di diritto sostanziale e processuale, siano co11sultati i centri istituzionali rappresentativi degli operatori di settore e cioè le facoltà di diritto, gli ordini professionali, le .curie. È da precisare che non si tratta di congressi nell'accezione tecnicamente rigorosa del termine; non vi partecipano delegati delle sezioni periferiche, ma si tratta di vere e proprie assemblee generali aperte alla partecipazione diretta di tutti i soci . .Il congresso, decimo in questo secondo dopoguerra, indetto r~centemente dall'A.N.M. in Palermo e svoltosi nei gior11i 29 settembre-2 ottobre, è stato dedicato a due temi, la riforma, dell'ordinamento giudiziario in generale e la posizione del pubblico ministero nel processo penale, sui quali ha11no rispettivamente riferito il Cons. Andrea Torrente, Presidente di sezione della Suprema ·Corte di Cassazione ed il Cons. Enrico Gatta, Procuratore Generale presso la· corte napoletana. Si tratta di due temi di scottante attuàlità nel momento in cui, nei più disparati ambienti, si pone complessivamente in discussione l'intero ordinamento processuale· italiano, denunciandone la inadeguatezza ed invocandone una riforma più o meno radicale che ne faccia uno strumento coerente .rispetto alle esigenze della generalità sia con l' assicurare la· celerità nei procedimenti sia col garantire integralmente, nel campo penale, i diritti della difesa. Non a caso, in questo ultimo periodo, i congressi scientifici s11i problemi della riforma giudiziaria e processuale vanno moltiplicandosi; che l'urgenza di questi problemi sia unanimamente sentita è poi pro-vato da'l fatto che, a pochi giorni. di distanza, ad essi sono stati interamente dedicati sia il congresso nazionale forense di Genova sia il congresso palermitano dei magistrati. La 65 s·ibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==