il fitto di alcuni appartamenti che la stessa University mette a disposizione degli allievi, per le spese di mantenimento e, ovviamente, per le tasse. Le borse di studio vengono istituite ogni an110 da numerosi enti americani ed europei. Nel giro di pochi anni l'istituzione ha rapidamente guadagnato un singolare posto nel quadro degli organismi culturali d'altri paesi operanti in Italia: suo scopo precipuo è « contribuire alla formazione personale e accademica dei giovani che intendano fare carriera· nei servizi governativi e diplomatici, nelle organizzazioni internazio11ali e nel campo delle relazioni commerciali internazionali ». I risultati pratici conseguiti sono notevoli ed è facile rendersene conto scorrendo gli elenchi continuamente aggiornati dagli studenti che hanno frequentato il Centro, poichè permangono sempre vivi i rapporti fra essi e la « J ohns Hopkins ». Limitando l'esame alla sistema'zione nella vita pubblica raggiunta dai soli italiani, va detto anzitutto che c'è una media di dieci iscritti all'anno provenienti dalle facoltà di giurisprudenza e scienze politiche. La maggior parte di essi accede agli uffici del Ministero per gli Affari Esteri, altri trovano impieghi ad alto livello nelle organizzazioni internazionali tipo ONU, OECE, EFTA, ecc., altri entrano negli uffici esteri di industrie e banche. È proprio esigua la percentuale che resta in Italia, comunque onorevolmente inserita nella carriera t1niversitaria, commerciale o industriale. Accade poi che il grado di preparazione dei diplomati, apprezzato dai diretti superiori degli assu11ti nei rami suddetti, finisce per accreditare il periodo di formazione trascorso presso il Centro bolognese, giovando in tal modo al prestigio internaziona1e della J ohns H-opkins University e dei suoi insegnanti. Questi docer1ti, e gli occasionali conferenzieri, invitati a tenere qualche lezione su argomenti specifici, sono americani (i11 maggioranza), francesi, tedeschi e italiani. Fra' i primi si trovano rappresentanti delle più famose università statunitensi, come Yale, Columbia e Massachussetts Institute of Technology. Fra gli italiani, oltre ad alcuni professori dell'università di Bologna che inseg11ano per tutta la' durata del corso, fanno spicco i 11omi di Aldo Garosci, Vittorio de Caprariis, Paolo Sylos Labini e Manlio Rossi Daria. L'importanza che man mano ha assunto il Centro ha provocato esigenze che la· limitatezza del programma iniziale non poteva soddisfare. Si pensò allora ad un ampliamento radicale che partisse addirittura dall'idea di costruire una propria sede, dove una più razionale organizza'zione delle strutture scolastiche si adeguasse alle funzioni del Centro via via accresciute anche per merito della collaborazione dei << locali » . I fondi per attuare questo programma di sviluppo sono stati forniti alla J ohns Hopkins U niversity dal Governo americano, mediante l'applicazione della Public Law 480, una legge che pre,,ede la destinazione a beneficio di enti culturali americani dell' eccede11za del danaro ricavato dalla vendita dei prodotti agricoli all'estero. La somma ottenuta ammonta a 552.000 dollari mentre un ulteriore contributo è stato 60 Bibliotecaginobianco
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