Nord e Sud - anno VIII - n. 23 - novembre 1961

., I • t Analogamente, noj assistiamo, per esempio, a un processo di deca- · denza dell'industria domestica. L'attività trasformatrice esercitata specialmente dai contadini nelle loro case viene scomparendo, e di ciò abbiamo prove abbastanza larghe. Col passare degli anni il valore di questa produzione viene sparendo man mano dai nostri calcoli, mentre il suo posto viene preso dal valore della prodt1zione realizzata nei nuovi opifici tessili. Naturalmente, l'aumento della prodt1zione di tali opifici, 11ella somma generale, cl1e tiene co11to anche della se1npre minore produzione domestica, appare minore che se potesse essere calcolato isolatamente; ma in realtà esso è assai più rapido di quello che ci dicono i dati sulla produzione tessile nel suo complesso. Ma non importa tanto sottolineare l'importanza quantitativa della . produzione che ora si realizza con metodi più 1noderni, quanto l'importanza e la complessità delle consegt1enze che deriva110 dalla apparizione dei nuovi metodi nella vita economica italiana, assai prima che si possa parlare di una vera e propria rivoluzione industriale. Perchè la rivoluzione indt1strjale potesse cominciare era necessaria la modificazione o · l'avvio alla modificazione di u11a serie di rapporti economici finora dominanti; ed è questo che lentamente avviene 11ei decenni che prececlono, appunto, qt1el 1896 che abbiamo co11venuto di fissare come anno iniziale del rivolgimento clecisivo nell'eco11omia italiana. Ora, nel deter1ninare qt1este modificazioni una importanza e una funzione centrale l1anno avuto no11tanto qt1ei risparmi preesistenti che, come il prof. Gerschenkron ci ha ricordato, ancora rilt1ttavano a investirsi sponta11eamentc nell'indt1stria; ma pit1ttosto i redditi prelevati dalla produzione corrente ad opera dello Stato mediante imposte, o accumulati da proprietari e imprenditori agrari mediante la compressione delle remunerazioni agricole prima della crisi (che in Italia si inizia intorno al 1880) e volti al finanziamento di imprese -di pubblica utilità in stretta collaborazione con alcu11i importanti investimenti stranieri. Sono questi i capitali che hanno avuto una funzione di cc rottura » della vecchia struttura economica, rendendo in tal modo possibili, cioè economicamente convenienti, gli investimenti di risparmi privati (anche preesistenti) nell'industria, vuoi direttamente, vt1oi attraverso le grandi banche di credito ordinario ma con funzioni, anche, di istit~ti di credito mobiliare, che appaiono in Ita- . lia dopo il 1894. In realtà, se non si tiene conto di questi antecedenti, la stessa cc rivoluzione industriale » seguita al 1896 appare difficilmente compre11si- . : ·· bile. Fra le varie spiegazioni dell'espansione economica che allora si I· 45 i~liot~caginobianco

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