Nord e Sud - anno VIII - n. 23 - novembre 1961

e il prof. Gerschenkron, e che verte intorno alla· valutazione da me data del significato storico-economico del periodo 1881-87. In effetti, io non ho mai collocato in quel periodo la trasformazione radicale dell'economia italiana in senso industriale: proprio perchè ho esplicitamente dichiarato di prendere come punto di partenza l'indice della produzione indt1striale italiana costruito dal prof. Gerschenkron~ che pone invece il periodo critico dello sviluppo economico, della ((rivoluzione industriale » italiana, negli anni che vanno dal 1896 al 1907.. Per ciò che riguarda gli anni 1881-87 mi è sembrato che allora sì sia svolto con particolare inte11sità un processo che caratterizza tutta la - storia della economia italiana dal 1860, si può dire, fino all'inizio della rivoluzio11e industriale: e cioè un processo ,di rinnovamento della struttura economica, nella qt1ale vecchi modi di produzione ve11gono scomparendo e vengono sostituiti da nuovi, appaiono nuove relazioni di mercato, si generalizzano processi economici più modernj, si crea una rete di infrastrutture, e via dicendo. Certo, se guardiamo allo sviluppo del reddito nazionale in questi anni, prima del 1896 (anzi, prima del 1888), noi siamo certamente colpiti, come lo è il prof. Gerschenkron, dalla scarsa entità, in fo11,do,dei progressi quantitativi di tale reddito, e, in particolare, del reddito dell'industria: ma c'è qt1i il rischio che, a guardare solo ai dati quantitativi dell'incremento del reddito, non ci si renda · ~ conto delle trasformazioni che avvengono nella strt1ttt1ra dei processi prodt1ttivi. Faccio un esempio cl1e mi pare il più evidente. Tutti sappiamo che, nella seconda metà dell'800 la siderurgia italiana viene decadendo, perchè gli alti forni a carbone di legna su cui essa era basata 110n reggono alla concorre11za delle siderurgie franco-i11glesi, e vengono perciò chiudendo: la 11roduzione di ghisa in Italia precipita. Ad un certo momento, l'apparizione di strutture industriali più moderne, la fondazione della Terni, i nuovi altiforni installati qua e là, crearono, per così dire, t1na sorta di compenso alla diminuita produzione di ghisa all'altoforno a carbone di legna. Il valore totale della produzione siderurgica risulta perciò da1 una somma algebrica, dalla dimint1zio11e di un tipo di produzione e dall'incremento di un altro; ma il sig11ifìcato economico di questo processo non risulta solo dalla somma complessiva. In realtà, il valore complessivo della produzione, sommata la diminuzione e l'incremento, potrà essere uguale a quello di prima: ma' è tu1a cosa assai diversa se questo valore viene prodotto per gran parte da una siderurgia antiquata e in crisi, co,me accadeva in uri primo tempo, oppure dai nuovi impianti di tipo moderno. 44 Bibliotecaginobianco .. ' . ,.

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