Nord e Sud - anno VIII - n. 23 - novembre 1961

tale esposizione ha suscitato o avviato da parte mia. In effetti, ad alcune considerazioni già esposte dal prof. Gerschenkron nel suo saggio intorno a questi problemi comparso sulla cc Rivista Storica Italiana» dello scorso anno e in altri studi, egli ha ora aggiunto altri elementi importanti. Mi limiterò dunque ad alcuni problemi che mi sembrano essenziali. · Il prof. Gerschenkron ha rilevato che, in sostanza, dei tre sensi i11 cui può essere inteso il concetto di accumulazione primitiva (che per altro io non pensavo - e l'ho detto -- di adoperare nell'originario significato marxiano), dei tre sensi, dicevo, di qL1esto concetto, io ho preferito adoperare i due ultimi, combinandoli in uno solo; mentre a giudizio del prof. Gerschenkron la chiave più adatta per intendere i caratteri dello sviluppo storico italiano poteva essere proprio il primo significato, da me escluso, cioè il volgersi dei risparmi già esistenti nel sistema economico italiano a metà del secolo XIX verso gli investimenti industriali, e il loro assumere così la funzione di fattori della produzione, cioè di capitali. Veramente, io farei qt1alche riserva sulla entità del risparmio preesistente in Italia allo sviluppo capitalistico: perchè, se è vero che il denaro per gli investimenti ferroviari venne trovato con relativa facilità, è anche vero che all'inizio questi grossi investimenti furono resi possibilt solo dall'intervento di grandi compagnie finanziarie straniere o dall'intervento dello Stato, sia nella forma immediata della diretta costruzio11e delle linee da parte della pubblica amministrazione, sia mediante la concessione di un insieme di garanzie e di contributi alle spese di esercizio, destinate appt1nto a rendere possibile ed economicamente convenienti investimenti di capitali che, in termini strettamente privati, non apparivano abbastanza sicuri o promettenti. Ma, nonostante questa riserva, ha certamente ragione il prof. Gerschenkron quando sottolinea l'importanza del momento in cui i risparmi preesistenti si volgono all'industria, dalla quale erano rimasti finora lontani. Il prof. Gerschenkron l1a infatti indicato che questo è il punto centrale del processo, quando ha ricl1iamato l'attenzione sulla fase in cui nel sistema economico italiano comincia ad operare un nuovo tipo di investimenti bancari, che va strettamente collegato con lo sviluppo economico dell'età giolittianà. Ma da questa impostazione è chiaro che deriva immediatamente un'altra questio11e: che cosa ha -determinato questa svolta nel modo in cui veniva investito il risparmio già esistente nel Paese? , Per rispondere a tale quesito ulteriore, occorre sgomberare anzitutto il terreno da un equivoco, che è forse l'unico che rimane tra me 43 Bibliotecaginobianco • ..

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