Nord e Sud - anno VIII - n. 23 - novembre 1961

nello stesso tempo, t1na specie di mariager, di calcolatore, di contabile tedesco, per così dire, che sovrintendesse e sorvegliasse le attività e le idee dell'italiano. In tal modo, dovevano essere assicurati sia l'audacia che il calcolo razionale. La seconda cosa interessante che mi ha impressionato molto, veramente molto, è cl1e, se voi date uno sguardo alla letteratura generale intorno alla l)enetrazione delle banche tedesche nell'Italia di quel tempo, la trovate, nell'insieme, ostile. Articoli sui periodici italiani contemporanei, fossero perjodici economici o 1JiÙpopolari; giornali; pubblica opinione italiana in genere, compresa sia la pubblica opinione colta che la pubblica opinione degli stt1diosj - tl1tti erano, nell'insieme, sfavorevolmente disposti e vi era t1na grande tendenza non solo a sinistra del centro politico a guardare ad essa come ad una emanazione dell'imperialismo e della penetrazione tedesca. È 111oltocurioso, a mio parere, nell'esaminare la corrispondenza in questione, il notare la rapidità con la quale i direttori tedeschi furo110 assirnilati in Italia. Molto spesso vi erano ordini insistenti dalla Germania di trovare un direttore tedesco per questa o qt1ella indt1stria. Ma i ra1)prese11tanti tedeschi in Milano si opponevano a tali ordini, sostene11do che la cosa non sarebbe stata gradita in Italia e cl1e, per di più, non era necessario nominare degli stranieri ad ogni costo, perchè gli italiani erano perfettamente in grado di badare ai loro affari. Se1nbra cl1e in breve i tedeschi di Milano cominciarono a guadagnare t111'indipendenza sempre maggiore dal capitale tedesco, stringendo nt1ovi rapporti co11 la Francia al fine di procurarsi t1n contrap1Jeso a]l'influenza germanica. In ogni caso, guardando alla nuova esperienza bancaria in Italia nella seconda metà degli anni '90 non si può fare a meno di ammirare l'energia, il vigore, la perseveranza e la .6clt1cia con cui erano condotti gli affari. Si faceva esattamente come si era appreso in Germania. Si assisteva un'irr1presa fin dalla nascita, la si sosteneva per parecchi anni e si raccoglieva un certo numero di ditte affini; quindi si aspettava il n1omento in ct1i esse rischiavano di andare a fondo in modo da formare con esse un'impresa veramente grande e degna di considerazione; si davano a queste in1prese crediti a breve tennine, proprio come accadeva in Germania, ben sapendo che i crediti a breve termine sarebbero stati i11vestiti dalle imprese nelle attrezzature di capitale fisso. Ma alme110 al principio esse sapeva110 che le banche tedesche le avrebbero garantite se qualcosa fosse andata 1nale e che nell'eventualità di una situazione assai cattiva sarebbe intervenuta a11che la Banca d'Italia. 40 Bibliotecaginobianco

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