odiato ·Dulles l1a mai" fatto. E soprattutto una proposizione veramente rivelatrice della temperie morale di questi apostoli del pacifismo. Fino a quando il prezzo della libertà era l'olocausto atomico degli avversari, esso sembrava lieve; qt1a11do la stessa minaccia cli sterminio pesa a11cl1e su noi, allora il prezzo diventa irragio11evole. Qui il pacifismo empi- , rista (quan.do 110n vi saranno più i1omi11i non vi sarà davvero più lil1ertà) diventa il mantello di t111a incapacjtà profonda' ad intenderè i veri proble111i morali; e mostra tutta la contraddittorietà al vero pri11cipio della non-violenza, il quale principio, come h.a ricorclato o·pportunamente Guido Calogero, no11 consiste nell'evitare di essere uccisi, ma nell'evitare di uccidere. Se la nostra libertà è un· bene cl1e vale la vita dei nostri avversari, a fortiori vale ancl1e la nostra vita: e il IJro- _ blema è allora di vedere qL1al' è il modo migliore di dife11dere tale libertà, e 110n già quello di dire di « n·o alla gue1Ta ». Pioven.e o altri può affer1na'fe cl1e c1t1esta libertà non vale la pena di essere difesa· perchè non è la vera libertà (ed allora ·gli corre l'obbligo di rivelarci c1ual'è e dov'è la vera libertà; ed a11cl1e di battersi per il st10 trio11fo); ma 110n può nascondere i suoi ripensamenti politici dietro cc grjdi n pacifisti, e per giunta sostenere di essere ancl1e rigoroso ragionatore. « Il l)a'cifìsmo - 1-la scritto una volta Gaeta110 Salvemini - ha un gra11de vantaggio: che il pacifista 110n deve studiare nesst111 problema internazionale nei suoi elementi spesso terribiln1ente complessi. È sufficie11te per lui coltivare nella testa e nel cuore una sola idea e un solo se11ti111ento: l'opi)osizione alla gt1erra. Egli ha fatto voto di non ca·pire nie11te, e per mantenere il suo voto non hfl; bisog110 di affaticarsi il cervello n. 29 Bi-bliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==