Nord e Sud - anno VIII - n. 23 - novembre 1961

.,, . \ situazione: e per questo è necessario accennare di nuovo ·ad alct1ne caratteristiche delYindustria giornalistica in Italia. Abbiamo detto, all'inizio, che uno dei presupposti essenziali perchè possa svolgersi la ricerca· sociale consiste 11ello' rganizzazione indttstriale della stampa: soltant(> un'impresa giornalistica che sia nello. , stesso tempo un'8:zienda industriale può porsi il problema di accrescere · il proprio pubblico 1) per aumentare i ricavi delle vendite 2) ma soprat-· tutto per acquisire, con i 11uovi lettori, i titoli 11ecessari ad attrarre l'attenzione di altri for11itori di pubblicità. Ora, se si guarda all'organizzazione della stampa quotidia11a è possibile comprendere e meglio ancora giustificare la scarsa applicazione della readership in q11esti anni. Ignazio Weiss in uno studio pubblicato nell'ottobre del 1957 24 seri-· veva cl1e su 104 quotidiani esistenti solo 13 potevano contare su una tiratura superiore alle l00mila compie, cioè meno della metà della tiratura complessiva dei quotidiani. Tutti gli _altri sono più o meno lontani da quella cifra, che rappresenta - una volta recuperate le spese· iniziali - la possibilità di chiudere in pareggio il proprio bilancio, e presentano invece deficit annuali di diecine e centinaia di milioni. Se continuano· a vivere, è perchè ricevono -· sotto forma di pubblicità o di . . . contributi diretti - l'aiuto di gruppi economici e fina11ziari. << I quotidiani italiani - ha avvertito lo stesso Weiss in una inchiesta sui settimanali illustrati che è uscita nel settembre 1960 Sll ' Comunità' - rappresentano per i rispettivi editori un'attività accessoria accanto a quella più importante dell'esercizio dell'i11dustria coto11iera o saccarifera o cementiera o di navigazione o bancaria e finanziaria. La gestione fìnanzia'ria di un quotidiano appoggiata a importanti industrie o enti può anche n()11dare degli utili e continuare soltanto per ragioni politiche e di interesse indiretto ». Gran parte dei quotidiani - sia per la particolare conformazione geografica dell'Italia, che sembra fatta apposta per isolare determinate zone, favorendo monopoli regionali e provinciali, sia per l'impossibilità di concorrere con i 4 o 5 bigs dell'informazione quotidiana - non mette che scarsissimo impegno nel procurarsi nuovi lettori, o nel cercare d'allargare la propria zona d'influenza. L'altro stimolo, del resto, che potrebbe indurre direttori e .amministratori a servirsi di readerships, vale a dire la ricerca della pubbli24 Sulla rivista << Comunità ». 122 . Bibliotecaginobianco ., . , . . .

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