Rispetto alle inda·gini di altri periodici a grande tiratura, la ricerca 'dell' « Espresso » non si pt1ò dire presenti caratteristicl1e particolari, salvo un'attenzione maggiore dedicata agli indici e alle abitudini di lettt1ra del pubblico. In compenso, però, rispetto ad essa le ricerche eseguite dal mensile « Selezione » (nel '56, nel '57 e nel '59), dai periodici Rizzali e Mondadori (più volte ogni an110,dal 1958) sono metodologicamente più · corrette e offro11()t1n'immagine più completa dei propri lettori. La sezione più ampia di tali readerships è dedicata, infatti, al possesso e al consumo di t1n gran numero di beni e di prodotti, di uso anche poco frequente. Le risposte del pubblico sono spesso illustrate oon tavole di confronto a-ssai utili per studiare l'incremento di ven,dite dell'uno e dell'altro prodotto e la variazioni registrate da un a11no al1' altro 18 • Le altre due sezioni in cui di solito vengono suddivise le ricerche - che concernono le condizioni eco11·omico-sociali e le abitudini di lettura - sono 1neglio articolate rispetto alle indagini precedenti, anche se ne ripeto110 lo schema·. Qt1a11toal metodo seguito, è stata data una 11etta preferenza al referen-dum postale con opportune cc correzioni » attraverso interviste dirette. L'i11tervista, infatti, non avrebbe potuto essere applicata in queste ricerche come il solo strumento d'indagine; in primo luogo, per il costo eccessivo (nel ca·so ·di cc Sele zione », di cc Oggi » e di « Epoca », il campione, per essere rappresentativo, avrebbe dovuto comporsi di varie migliaia di lettori); e poi per gli inconvenienti che la presenza e l'opera dell'intervistatore producono soprattutto in un sondaggio oondotto a fini pubblicitari 19 • Naturalmente anche il referendum postale presenta qualche difetto: al principale di essi - all'assenteismo - si è cercato di ovviare con sempre artigiani e operai), istruzione, posizione nella professione, composizione del nucleo familiare, caratteristiche dell'abitazione; per le abitudini di lettura, si chiedevano la frequenza d'acquisto del giornale, il numero dei lettori per copia, il periodo di tempo in cuj il giornale era letto, i dati sulla lettura dei quotidiani, dei periodici e sull'ascolto radio- TV. Infine le domande su beni e prodotti comprendevano alcune tabelle, con la suddivisione dei beni di uso comune secondo la condizione sociale, e sul consumo dei prodotti d'uso maschile e femminile. 18 L.e differenze tra le inchieste dell'uno e dell'altro periodico Rizzoli e Mondadori non sono di solito rilevanti, almeno ai fini di questa rassegna. 19 Giacchè agli svantagg-i derivanti dall'impronta « soggettiva » che c'è in ognj intervista si unjscono quei fattori incontrollabili che - nel caso del possesso dj beni e prodotti - inducono gli interpellati a non dire dinanzi all'intervistatore quella verità' che forse affiderebbero a un questionario anonimo. I 117 .Bibliotecaginobianco
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