Perchè, dunque, ci si chiede, lo si abbandona per la scuola media, istituzione di tipo tradizionale, legata alla· funzione di vecchie classi dirigenti? L'osservazione è, naturalmente, valida da· più di un punto di vista; ed essa coglie anche una delle caratteristiche del movimento scolastic0 · italia110 dt1ra11tegli ultimi anni: e cioè le mutate prefere11ze di carriera delle nuove leve che si affacciava110 al proseguimento degli studi dopo le scuole elementari. Tuttavia, ora che il fatto è accaduto, a rifletterci, la meraviglia non è poi tanto giustificata. Essa trascura, infatti, t1n importante el~mento della situazione; trascura, cioè, il fatto che, - nel determinare gli orientamenti scolastici, - agiscono non solo fattori come il desiderio di procurarsi i titoli 1Jer t1na futura sistemazione professionale, ma· ancl1e fattori di ordine diverso, alla cui origine sta, in sostanza, una fortissima spinta alla promozione sociale. In fondo, gli avve11imenti di questo autunno non fa11no altro che co1nprovare il fortissimo prestigio ancora detenuto dagli istituti scolastici tradizio11ali; ed è da· credere che, quando a presidio di essi non vi siano disposizioni del genere di qt1elle che ricl1iedevano 1tn esame particolare per l' an.1missione alla scuola media, ma non per l'iscrizione all'avviamento, o di quelle che inibivano fino allo scorso anno scolastico l'accesso dei diplomati dagli istituti tecnici a tutte o ad alcune facoltà t1niversitarie, allora la spinta alla promozione sociale agisce in modo tale da superare gli altri fattori. Si può pertanto vedere nella cc corsa » alla sct1ola·media verificatasi quest' an110 la manifestazione di una volontà democratica profondamente radicata in vasti strati della por)olazione 1taliana, i quali appaiono decisi ad avvalersi di ogni occasione che cospiri ad instaurare una effettiva eguaglianza di oppo1tunità e di possibilità di scelte tra tutti i cittadini. E ci sarebbe perciò ancora da elogiare il Ministro della Pubblica Istruzio11e per la rapidità davvero inconsueta con la quale si è proceduto ad una riforma da lungo tempo at1spicata e la cui conclusione non può e non cleve essere altra che l'istituzione di una- scuola media t1nificata, nella quale si risolvano, o meglio si dissolvano, l'attuale avvian1ento e quel particolare « monstrum » che minaccia di essere, se troverà una estesa applicazione, la « post-elementare ». Senonchè sembra destino cl1e in Italia, qua11do si può godere del pregio della rapidità, si clebba insieme pagare il costo dell'improvvisazione. Un po' per non aver previsto le conseguenze della disposizione improvvisamente adottata, un po' percl1è non ci si è dato troppa pena di essa, è accaduto che Je scuole medie - in moltissime località già piene zeppe e costrette alla· tormentosa ridda dei doppi e tripli turni 8 Bibliotecaginobianco
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