la geografia: l'istruzione del tempo era quella che era. Pure, il punto più importante da chiarire non è questo, ma è il modo in cui il giovane mostrava -di intendere la disciplina: non era la descrizione di mari e fiumi e monti e rocce e deserti quello a cui egli pensava; ma una scienza umana, economica e sociale, nella quale lo studioso di cose politiche avrebbe trovato la risposta ai suoi interrogativi; una scienza umana che avrebbe co11sentito a questo studioso di fon.dare su realtà concrete un'altra scienza : quella della società. Una cosa mi sembra chiara i11Tocqueville fin da qt1esti anni di formazione : la sua vocazione di studioso di cose politiche e di uomo politico. Egli era tanto moderno ed acuto da intendere l'importanza di certe discipline ausiliarie, come quelle geografiche, ad esempio, al fine di coltivare la st1a vocazione; ma fin dall'inizio gli fu cl1iaro che questa si nutriva innanzi tutto di un'altra disciplina, della storia: cc è l'uomo politico cl1e bjsogna creare in noi - scriveva allo stesso Beaumont -; e perciò dobbiamo studiare la storia degli uomini e soprattutto di coloro che ci hanno immediatamente preceduti nel mondo ». E già qualche tempo prima aveva n1esso a parte l'amico delle sue letture: cc quest'anno abbiamo imparato ad utilizzare i nostri brevi momenti di riposo, e, per quel che mi rig·uarda, ho subito messo a profitto questa scienza per leggere la maggior parte del libro di Guizot ... E una tale lettt1ra mi ha assai vivacemente istruito sul IV secolo, cl1e mi era totalmente sco110sciuto e che, tuttavia, presenta tutto l'interesse che può avere la decomposizione della grande macchina romana ». Il libro di Guizot è la famosa Storia clella civiltà in E1,1,ropa, che lo storico aveva fatto oggetto di un corso alla Sorbona, cl1e Tocqueville medesimo aveva ascoltato; e l'accenno alla decomposizione della cc grande macchina » dell'Impero è veramente illuminante. L'insegnamento di Guizot, la lunga storia che egli era venuto traccia11do del lento formarsi della civiltà europea avevano, per così dire, coagulato le suggestioni, cui abbiamo di sopra accennato, e gli interessi ct1lturali e politici, ancora allo stato ,di esigenze, intorno ad un gran-de tema: quello del senso del progresso e della civiltà. Le riflessioni di Constant sulla libertà politica e sulle cc difese » di essa, il garantismo costituzionale dei dottri~arii, la gra11de questione della democrazia e della sua marcia i11arrestabile tutto ciò confluiva ' nella nuova problematica che il giovane veniva ponendo a se stesso sulla scorta -di Guizot: la problematica del significato e del punto d'arrivo del grande processo storico e sociale dell'età moderna. Questo tema, che è anche all'origine -del viaggio americano di Tocqt1eville (co83 Bibliotecaginobianco ' \ •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==