merito di un libro, delle famose Consiclérations sur les principaux é1:,é11e11ientscle la Révolution française di Madame de Stael, l'averla trasferita dalle cose alla coscienza degli uomini. Broglie, che aveva sposato Albertine, la figlia della Stael e di Benjamin Constant, Broglie che passava allora per una delle teste più forti del gruppo dottrinario, ricordò, nei suoi Souvenirs, l'accoglienza che la Francia del tempo aveva riserbato al libro : « l'opera fece un grande rumore: il partito monarchico se ne mostrò molto irritato, e la parte estrema di quello liberale solo mediocremente contenta. Ma tutti gli altd lo considerarono come la verità pura e semplice, e ne fecero il loro breviario n. Ma, forse, il valore immediato dell'opera della Stael, il suo significato politico per il momento, la risonanza che essa suscitò in un'intera generazione, che nel libro riconosceva se _stessa ed i suoi proprii ideali, si può ricavare, meglio che dalla tarda annotazione di Broglie, dall'articolo con cui Carlo cl.iRémusat, un giovane appunto, salutò le Considérations al loro apparire: cc la gioventù è nata dalla Rivoluzione ... non comprende, non crede, non vuole, non sa che la Rivoluzione: voglio dire i suoi principi ed i suoi risultati; poichè gli atti appartengono· solo a coloro che li hanno compiuti. Noi siamo tutti impastati e modellati per il tempo e per il paese dove siamo nati. Le innovazioni che si sono verificate nei costumi, nelle relazioni, nella famiglia, nella vita privata, per noi sono già tradizioni. Si tenterebbe invano di farci rimpiangere ciò che fu diverso e che non abbiamo conosciuto ... Guardatevi dal domandare a coloro che sono nati ieri di rassomigliare ai loro predecessori; non attendetevi da questa generazione pregiudizi che sono morti prima che essa nascesse, e non esigete sentimenti che possono anche esser degni di rimpianto, ma che sicuramente sono deqrepiti. Sappiate bene che i vostri ricordi per noi sono favole; e che proprio quelli che si vogliono restauratori del passato ci appaiono novatori imprudenti, e poco meno che ribelli. Le vostre idee conservatrici ci sembrano pericolosi disegni; e ciò che voi chiamate concessioni, noi, più semplicemente, chiamiamo diritti n. Per bocca di Rémusat era la nazione stessa che parlava, respingendo il regime che essa aveva condannato nell'Ottantanove, e che appariva ormai, a trent'anni di distanza, un regime straniero, il regime degli aristocratici emigrati. E del resto anche per un uomo assai più vecchio di Rémusat, per Royer-Collard, che aveva vissuto l'Ottantanove da protagonista e che il Terrore aveva respinto all'opposizione, anche per Royer-Collard, che negli anni della Restaurazione fa figura di più autorevole teorico del 78 BibliotecaGino Bianco
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