Finalmente, E.E.A. ci racconta di non sappiamo bene quale processo da lui sostenuto e vinto per aver affermato che gli an1ericani non avevano fatto la guerra batteriologica i11Corea. I suoi processi personali non fanno testo, per quanto ci sembra verosimile, per l'atteggiamento della rivista cc Il Ponte ». Al tempo -della guerra dj Corea cc Il Ponte >> scrisse -su questa questione cose cl1e non facevano .certo onore a chi . allora la dirigeva; e eh~, se non andiamo errati, non furono mai seguite da un « ci siamo sbagliati », ma da un viaggio in Cina. Cosa resta, dunque, della replica di E.E.A.? Nulla: nt1lla poichè egli non nega che quel numero era espressione di una rozza temperie antiamericana, concede che quel fascicolo non presentava una valutazione obiettiva degli Stati Uniti, non replica affatto sulle critiche rivolte al contenuto dei singoli articoli. Nulla, dunque; o, piuttosto, restano le ingiurie, di c11iegli ha creduto di dover infiorare le sue pagine: presunzione, maccartismo, paura della libertà, e così ·via. Ma queste ingi11rie, così come i suoi tentativi di argomentare, non valgono la carta su c11i sono stampate. FEDERICO Gozzi P. S. - A proposito del fatto che l'ONU non abbia mai funzionato quando si è trattato di misure a carico dell'Unione Sovietica, E.E.A. ricorda il caso della guerra di Corea. ·ora, a prescindere dal fatto che le misure erano, in quel caso, a carico della Corea del Nord e non dell'URSS (questa volta è E.E.A. che fa un_a·cosa sola della cc grande patria del socialismo » e della autonoma cc rivoluzione » della Corea del Nord!), ricorderemo ad E.E.A. che in quel momento l'Unione Sovietica sabotava i lavori dell'Organizzazione delle Nazioni Unite astenendosi dal partecipare ai lavori del Consiglio di Sicurezza. Per questo non potè opporre uno dei suoi troppi « veti ». O pensa, forse, E.E.A. che la Russia era, allora, assente dal Consiglio di Sicurezza per consentire all'ONU di intervenire in Corea? 76 Bibliotecaginobianco /
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