Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

Qt1ali erano, in realtà, le osservazio11i che avevamo fatte 11elle pagine della nostra rivista? Innanzi tut{o, che gli articoli sugli Stati Uniti, tutti di americani, erano stati scritti cc con gli occhiali afft1micati di u11a certa critica di sinistra dettata da vecchi pregiudizi ». E.E.A. non spende_ una sola parola per dimostrare o anche solo per affermare che quegli occl1iali 110n erano affatto affumicati, ma conse11tivano, invece, di guardare più a fo11do nella realtà americana; non spende una sola parola per dimostrare che quelli che aveva1no c11iamati cc pregiudizi » non erano affatto pregiudizi, n1a autentiche categorie di giudizio. Egli non può evide11temente piegarsi a discorrere razionalmente con tin « signor Gozzi »; e preferisce fare quella che crede dell'ironia sul fatto che, criticando delle critiche agli Stati Uniti scritte da americani, si finisce co11 l'essere ... più realisti del re. Alla luce di questo sublime criterio nesst1no potrebbe mai criticare lLD libro od un articolo su un paese straniero scritto da un cittadino di qt1el paese ! . Quegli articoli, avevamo osservato, danno u11avisione parziale, anzi parzialissima degli Stati Uniti; ed aggiungevamo: se, ad esempio, per dare u11i'dea di ciò che pensa l'opinione pubblica inglese sui problemi politici inglesi si pubblicassero solo le opinioni di Bertrand Russell, o per dare un'idea della politica italiana si dessero solo i punti di vista dei fascisti (o, perchè no?, del cc Ponte »), si darebbe sicuramente ai propri lettori un'idea falsa di ciò cl1e pensano gli inglesi o della sitt1azione italiana. E.E.A., con il procedimento tipico di coloro che non sanno cosa dire, taglia a metà il concetto ed aggit1nge, con aria tra n1inacciosa e divertita: cc avviso dunque ai traduttori eventuali: chi pubblica Bertrand Russell in Italia fa opera di antidemocrazia ». Datemi una frase e per di più tagliata a metà, diceva Voltaire, e vi farò impiccare un uomo ! E.E.A. è come un perso11aggio di Ferravilla che duellava sulla sce11ae voleva che gli avversari stessero fermi, per poterli infilzare. Quando i suoi avversari non stanno fermi E.E.A. li ferma a sua volontà, li taglia e poi trafigge questi pezzi con gli spilli della sua intelligenza. Qt1a11to,poi, al fondo della questione, ossia la parzialità di quegli articoli, E.E.A. non replica affatto. Anzi, afferma che l'ambizione del cc Ponte » era di recare testimonianza dell'esistenza negli Stati Uniti di cc una crisi nella cultura e quindi di una critica verso la società e la politica americana ed ancor più verso la società moderna in generale »; e no11già di dare t1n quadro degli Stati Uniti (ma il titolo di quel fascicolo era o non era: · cc Stati Uniti 1961 » ), poichè i lettori del cc Po11te » sanno che quelle degli articoli in questione non sono le sole conclusioni che si possono trarre. Ora lasciamo da parte la critica alla società moder11a e fermiamoci al ounto che ci interessa. I lettori del « Ponte >> ..L. sanno... Ce ne rallegreremmo, se non fossimo lettori del « Ponte », se, cioè, leggendo il « Ponte », non avessimo potuto constatare per anni qual tipo di informazione vien st1ggerita st1 quella rivista intorno agli Stati Uniti. Comt1nque, lo stesso E.E.A. non deve credere molto a quel che dice, se solo poche righe più sopra aveva scritto che cc proprio l'esistenza di queste critiche [negli Stati 'Uniti ed intorno agli Stati Uniti] 74 Bibliotecaginobianco •

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