Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

fondito esame da parte del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno; . e proprio questo non è mai avvenuto, ed è imp·ossibile che avvenga fino a quanclo non avremo un piano generale di sviluppo, che costituisca il f andamento comune di tutti i programmi settoriali.· E perciò - è la conclusione. cui perviene « Il nuovo osservatore >>-:- non, si può rinviare « una coraggiosa riforma dell'impostazione della spesa p-ubblica e degli attuali organi istituzionalmente prep·osti alla politica di sviluppo>>. In primo luogo, è necessaria, dunque, una trasfor- · . mazione del Ministero del Bilancio in Ministero per la predis1)o,.,~fzione ~ . e jl ~ory,_troldloel programma generale di s:12iluupos:ia per la « difficoltà di conciliare le resporisabilità di ' difesa ' del bilancio con i compiti di generale programmazione e controllo dello sviluppo economico del paese )); sia perchè « è certamente evidente ... il diverso clima culturale e politico nel quale fu concepito e attuato il Ministero del Bilancio, rispetto ai compiti di elaboraziorie di un piano generale di sviluppo, così come l'attuale situazione economica e sociale richiederebbe >>. Certi compiti specifici che il Ministero del Bilancio esercita oggi a mezzadria col Ministero del Tesoro, possono essere restituiti a quest'ultimo, contrariame·nte ad alcune proposte del « progetto Pella >> (fusione dei Ministeri del Tesoro e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato al'~ Ministero del Bilancio). . « Il nuovo osservatore )) suggerisce p·oi una « utile intesa )) con la p_roposta dell' on. La Malfa circa la trasformazione clei compiti della Cassa per il Mezzogiorno, la c1uale, del nuovo Ministero della programmazione e dello sviluppo, dovrebbe diventare il principale ~~.§1.!Y!!!..e~to tecnico )). E quanto ai diversi, troppi comitati interministeriali, si tratterebbe di assorbirli in un solo comitato, sotto la direzione del Ministro per la programmazione e lo sviluppo. Siamo lontani, come si vede, clal « progetto Pella )), rispetto al quale questo « proget~o Pastore>> -,ci sia consentito chiamarlo così - ci sembra, da un punto di vista meridionalistico, assai più raccomandabile (ma nel Mezzogiorno nessu.1io se ne è accorto, naturalmente, e non v'è stata . ancora una presa di posiziorie della stampa o di uomini politici a questo·· proposito). E soprattutto ci sembra che questa sia una base utile di discussione per cercare la piattaforma della sinistra democratica ai fini dei negoziati che dovrebbero approdare alla formazione di una maggioranza di centro-sinistra capace cli esprimere « il governo del piario >>. 5 Bibliotecaginobianco

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