Non è d'altra parte da pensare che tutto il processo d'industrializzazione del St1d abbia luogo per effetto degli incentivi e delle sollecitazioni del governo. Alcune scelte di ubicazione discendono principalmente dai vantaggi che ritraggono gli operatori, a causa della presenza di fonti di energia o della possibilità di economie sui costi di trasporto. Si possono citare i casi dello stabilimento petrolchimico di Gela, quello più antico dell'Ilva di Bagnoli, delle raffinerie di petrolio di Napoli e di Bari. Sotto quest' asp.etto è interessante osservare come le facilitazioni creditizie e gli « incentivi » concessi senza alcuna discriminazione di ubicazione in tutta l'area di azione della Cassa, non si siano distrib11iti uniformemente, ma abbia110 interessato alcune ben determinate zone geografiche, e in primo luogo la piana campana e la Sicilia Orientale. Questo diverso dinamismo ·delle va ie regioni del Mezzogiorno è stato messo in luce dallo svilt1ppo economico che ha turbato la quasi staticità della sitt1azione preesistente. Così, come si è recentemente osservato, gli stessi n1ovimenti di popolazione all'interno .del Mezzogiorno hanno seguito queste tendenze evolt1tive della realtà economica. Per qt1anto concerne invece gli strumenti di politica eco11omica che si sono andati predisponendo no11può no11mettersi in luce il notevole camn1ino compiuto. Il momento principale di questo processo rimane l'enunciazione del piano Vanoni inteso principalmente quale schema logico di sviluppo equilibrato dell'economia italiana. In una situazione ormai assaì diversa da quella nella quale venne elaborato esso mantiene · · tutto il suo valore metodologico di strumento coordinatore dello sviluppo armonico .della dinamica dei rapporti tra regioni con caratteristiche contrastanti. Gli stessi piani regionali possono essere considerati solo come la l)roiezione sul piano locale di t1n più ampio diseg110 di sviluppo a men.o di non ridu.rsi a delle mere esercitazioni accademicl1e. Ad un diverso indirizzo appartengono invece i vincoli alle localizzazioni imposti dalla legge di proroga della Cassa del Mezzogiorno (27-7-1957, n. 634). Agli incentivi spazialmente indiscriminati si sostitt1iscono delle misure che limitano i contributi dello Stato alle industrie cl1e si impiantano i11aree e zone di sviluppo rispondenti a precisi requisiti riguardanti le concrete possibilità d.i creare un ambiente industriale, nonchè la q_uantità di opere fisse (infrastrutture) esistenti o_da realizzare. Una certa libertà d'iniziativa viene, però, nello stesso tempo lasciata agli Enti locali, i quali sono messi in condizione di unire i loro sforzi per la ·creazione di Consorzi per lo sviluppo industriale. Così il divario originariamente esistente tra i criteri seguiti dalla . politica finora poco nota, riguardante il fattore spazio come componente essenziale dell'equilibrio' economico. Basta citare la corrente che partendo dal Thiinen ha avuto i suoi massimi esponenti nel L.osch, nello Hoover, nell'Isard, e che oggi asstime sempre maggior peso nell'economia politica. 63 Bibliotecaginobianco
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