Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

trattazione adeguata alla urgenza con la quale deve essere affrontato. Secondo la relazione del prof. Luigi Perdisa, cc nell'attuale processo di evoluzione tecnica, sociale ed economica dell'agricoltura, processo del quale l'Università dovrebbe costituire la guida, anche come ordinamento, sussistono nelle Facoltà di Agraria insegnamenti che non avrebbero più ragione di esistere, mentre altri di fondamentale importanza o sono insufficienti o mancano del tutto » .. Come esempio il prof. Perdisa ha citato l'insegnamento della Meccanica agraria, spesso limitato all'insegnamento delle diverse macchine e al loro funzionamento, mentre dovrebbe riguardare sostanzialmente il significato, nei suoi termini qualitativi e quantitativi, della razionalizzazione del lavoro e la sua influenza su tutta l'organizzazione delle attività agricole. Ancora più importante è il tema degli insediamenti, studiati nel-corso di costruzioni rurali, che è spesso costituito da una somma di nozioni che in altre facoltà è distribuito in numerosi corsi (scienza delle costruzioni, architettura tecnica, composizione architettonica, caratteri distributivi degli edifici, ecc.). Quale importanza può avere, per il laur·eato in Agraria, lo studio della costruzione rurale concepita quasi in forme gerarchiche che passano dal villino del fattore o del fittavolo alla casa del mezzadro o del salariato? La casa del lavoratore o dell'impren- · ditore agricolo non pone alcun problema diverso da quelìi relativi alla costruzione di una abitazione di un meccanico o di un professionista cittadino. Anche per quanto riguarda gli edifici adibiti a ricovero delle macchine, ad officina, alle industrie agricole, agli allevamenti e così via, vi è tutto da apprendere dalla più moderna edilizia industriale. Ma in questo caso sono preminenti i problemi riguardanti la meccanizzazione e l'automazione delle diverse operazioni; si tratterà allora di un capitolo della meccanica agraria e della organizzazione razionale del lavoro. Ben diverso 'invece è il problema delle costruzioni rurali sotto il profilo del rapporto col mondo biologico, col mondo economico e con quello sociale. Ciò che deve interessare il dottore in agraria non sono le modeste nozioni costruttive, ma lo studio dell'ubicazione della casa, della localizzazione di una industria agraria, delle attrezzature per gli allevamenti. Queste cc opere » sono legate alla struttura economica dell'azienda vista nel suo complesso funzionamento, e nei suoi rapporti con le altre aziende e con tutto l'ambiente circostante, fisico-geografico, economico, sociale. L'attenzione quindi non deve rivolgersi verso i fattori edilizi, ma soprattutto all'esame dei problemi urbanistici. Da queste considerazioni il prof. Perdisa ha tratto la conseguenza della necessità dell'insegnamento dell'urbanistica rurale nelle Facoltà di Agraria che vogliano mantenersi al passo con il progresso. Ciò per dare modo ai tecnici agrari di inserirsi a pieno diritto, e con la padronanza di un linguaggio comune, nelle équipes che dovranno studiare e attuare la pianificazione. Manca nel nostro ordinamento universitario la figura del tecnico in grado di estrarre dal curriculum scolastico la capacità di coordinare i 60 BibliotecaGino Bianco

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