Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

cl1e dovrebbero ben avere una qt1alche ft1nzione ed 11na qualche voce in capitolo i11qt1estioni come quella deìla qualifìca·zi-one professio11ale). 4. - Un Istituto per la promozione e direzione \clelleattività cli sviluppo. L'esemplificazione sommaria di alcune tra le le maggiori deficienze . di metodo e di sostanza che ancora caratterizzano la p•olitica· di industrializzazione, così come le considerazioni, ancl1'esse sommarie, sull' inadegt1atezza degli incentivi fiscali e creditizi rispetto ai maggiori problemi operativi ed organizzativi delle piccole e medie industrie, non· intendeva11·0 certo denigrare in blocco l'opera degli anni passati, r1è disconoscere l'utilità e l'importanza di certi indirizzi e certi interventi, in questa sede ig11orati soltanto perchè non immediatamente rilevanti. L'intenzione, come ho scritto in principio, era quella di richiamare lo sguardo sul novero e l'ampiezza delle questioni tuttora a1Jerte e, quindi, di mettere in guardia eontro la tentazione - che è stata una te11tazione costante degli ambienti di governo e talvolta anche degli ambienti meglio intenzionati - a « lanciare » e « rilanciare >) una politica per sedersi poi ad attender pazientemente i frutti del seminato, nella convinzione che tutto il possibile fosse ormai stato fatto. In effetti, l'aspetto più caratteristico della politica trascorsa è che proprio nel settar~ dell'industria1izzazione - o, almeno, in esso assai più che in altri settori - si è avuta sinora t1na particolare predilezio11e, da parte sia degli organi responsabili che degli studiosi e degli osservatori, a concentrarsi sulle cc linee generali » ( spesso, è ben vero, con risultati ed obiettivi nient' affatto trascurabili) ma per poi rilassarsi in t1na più o meno passiva inattività, trascurando le questioni - forse troppo cc pratiche )> - dello sviluppo, ,dell'affinamento, della strumentazione concreta di quelle « linee generali » e quindi, in definitiva, dimenticando di dotarle d'una capacità di penetrazione effettiva. È questa caratteristica, credo, che dà in buona misura ragione del progressivo affermarsi di certe idee e linee d'azione - infrastrutture, incentivi, interventi diretti, localizzazione di aree e nuclei industriali, qualificazione professionale - considerate quasi alla stregua di interventi alternativi (se non addirittura di una cc moda» di passaggio), anzichè, come d·ovrebbe essere in pratica, di misure simultanee e concomita11ti. E credo ci si debba guardare dal rischio che o-ggi, a sua volta, l'assistenza tecnica venga a configurarsi nella stessa guisa. Perciò è necessario riaffermare la necessità di decidersi, infine, ad affrov.tare Bibliotecaginobianco

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