• ma meglio che nulla - tenuti sottochiave con i più asst1rdi pretesti dai diversi organi responsabili e, in particolare, da quelli preposti alla amministrazione degli incentivi. E per rimanere in questo campo o, più in particolare, in quello dell' amministra 1zione del credito di favore, se,ntiamo continuamente ripetere che essa deve essere e, anzi, è cc opportunamente discriminativa » ed i criteri a·ddotti per codesta discri1ninazione sono i più vari - dalla capacità di assorbimento di mano·dopera· alla depressione relativa delle zone di insediamento e alla satt1razione del mercato del particolare settore delle iniziative che ri~hiedono il credito. Ora, fino a che non si proverà il contrario, esibendo i risultati di accertamenti, esperienze ed inchieste fondate e, al tempo stesso, indicazioni precise circa i modi ed i termini della discrezionalità usata, si è assolutamente legittimati a ritenere che l' cc oppo1tuna discrezionalità » sia stata usata sulla base degli usuali criteri bancari, con l' addizione di argomenti generici ed irrilevanti - e magari pure tenendo· in debita considerazione interessi più o meno protetti - eventualmente conditi da1la solita rielaborazione e rifrittura dei dati del ce11simento industriale del 1951 ( che ancor oggi costituiscono• l'invariabile pilastro di ogni cc analisi » della situazione industriale del Mezzogiorno e delle · sue regioni!). Relativamente di recente, per continuare, un qualificato osserva- . tore muoveva accusa, per quanto si voglia• garbata, di ignoranza o malafede a quanti dànno segni di impazienza e lamentano lo scarso affluire di iniziative industriali nel Sud, nonostante la messe degli incentivi predisposti. Secondo detto osservatore, non è . lecito ignorare che tra' la promulgazione legislativa degli incentivi e la possibilità, per l' operatore economico, di realizzarne appieno il significato, la portata, le concrete, potenziali convenienze, corre cc naturalmente » . del tempo - del che bisogna dare atto, almeno entro certi limiti, non foss' altro che per l'oscurità e le contorte involuzioni di certo linguaggio legislativo. Tuttavia, è a1 ltrettanto lecito chiedere: cosa hanno mai fatto gli organi responsabili per tentare di accorciare quei tempi cc naturali »? chi si è mai preoccupato di divulgare l'informazione necessaria ad una più pronta percezione dei possibili vantaggi offerti, di presentarla, in termini corretti ed incisivi, di ricorrere ad una esemplificazione concreta, praticamente dimostrativa, di attivare adeguatamente la circolazione di questa informa'zione negli ambienti economici potenzialmente interessati? Gli unici sforzi, necessariamente insufficienti ed inadeguati, so•no stati svolti, in 'l_uesto campo, da organi estranei all'amministrazione: que33 Bibliotecaginobianco
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