Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

conve11zione del successo, le cose appaiono relativamente semplici. Il problema è essenzialmente quello di organizzare il pubblico mediante il successo e intorno al successo 3 • Cade qui a proposito una considerazione del Mannheim: « La libertà di pensiero significa sociologicamente che una persona può pensare non solo secondo il punto di vista degli schemi del suo grt1ppo or- .ganizzato, ma anche secon.do le reazioni duttili alle più fluide integrazioni di vari pubblici astra~ti. L'abolizione della libertà di pensiero nella moderna società dittatoriale consiste non semplicemente nel proibire alle persone di pensare, ma nell'organizzare - e quindi nel rendere rigido - il pubblico, che nella sua essenza è una entità disorganizzata e può funzionare bene solo se rimane disorganizzato e fluido » 4 • Orbene, l'odierna società italiana non è una società a regime dittatoriale, nè, ovviamente, è u11'istituzione dittatoriale la Rai. È invece una società governata secondo gli scl1emi del paternalismo cattolico, e la Rai di ciò è specchio fedele. La considerazione di Mannheim torna utile in qua11to stabilisce in via preliminare un rapporto tra atteggiame11to illiberale e aspirazione a organizzare, sia pure per vie indirette e all'infuori di ogni coercizione, il pubblico fluido e differenziato con intenti uniforma tori. Nella Rai tale aspirazione ha, appunto, carattere paternalistico, e assume modi formalmente legittimi. Ma il paternalismo è già una forma di atteggiamento illiberale, un rifit1to dell'eguaglianza e del dialogo, un attribuire e imporre al pubblico una condizione infantile di adesione e conformità alle scelte di un'autorità che si colloca in alto. Che questa autorità ~i nasconda dietro il cc st1ccesso » statisticamente accertato non attenua il fatto del paternalismo: se1nplicemente lo rende ' più sottile e raffinato, o, se si preferisce, più cc mo-derno », nel senso in cui è più moderna qualsiasi forma di « persuasione occulta ».-. Questi, mi sembra, sono gli obiettivi reali della rice~ca sociale voluta dai policy-makers della radio-televisio11e italiana. È chiaro che i11 questa prospettiva la ricerca non ha un'autonoma funzione conoscitiva. Ed anzi non l1a alcuna effettiva funzione conoscitiva all'infuori di quella, minima, consistente nella raccolta di grezzi dati quantitativi, essi stessi, 3 Questa politica viene applicata dalla Rai in tutta la produzione televisiva e radiofonica. Un esame da questo punto di vista, con particolare attenzione ai settori culturali e ricreativi, viene condotto in un nuovo libro di prossima pubblicazione presso l'editore La terza. 4 KARL MANNHEIM, Sociologia s,istematica, Milano, Edizioni di Comunità, 1960, p. 138. 28 I Bibliotecaginobianco

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