Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

_ cietà concessionaria; e l'elemento di fatto sta proprio in ciò, che il potere esecutivo dal 1947 è controllato da t1n partito che ha il suo principio unificatore nella religione cattolica. La dottrina della Chiesa cattolica ammette, è vero, una sfera dell'opinabile, aperta alla ricerca e al confronto, ma la delimitazione di questa sfera è riservata ai depositari riconosciuti della verità rivelata. Ciò ,da solo è sufficiente a con- . fermare il carattere dogmatico dei presupposti teorici del partito di maggioranza. Quel che interessa mettere in luce è che la visione cattolica è accolta non solo di fatto. ma anche ufficialmente .dai policy-makers della Rai. E non si parla qt1i solo di visione generale della vita, ma anche di insegnamenti specifici impartiti ai fedeli dalla gerarchia ecclesiastica relativamente alla radio e alla televisione. Questi precetti sono stati compen.diati da Pio XII nell'enciclica Miranda Prorsiis. È ad essa che esplicitamente si riferisce una dicl1iarazione programmatica pronunciata dall'ex direttore della Rai, Rodolfo Arata, i11presenza di tutto lo stato maggiore ,dirigente della società concessionaria: « Bisogna - sono le testuali parole - che 11elvasto e comprensivo arco di t1na civiltà i11 continuo divenire, la circolazione delle idee, dei pensieri, delle notizie, delle esperienze sia quanto più possibile varia, vasta ed esauriente, ma stringendo le fila tutti debbono sentire che radio e tele1;isione sono al servizio della Verità e del Bene ». Tuttavia cc la risultante dell' Al1gusto Monito deve promanare assai più cl1e da viete formt1le propagandistiche o da anacro11istici conformismi, che finirebbero per sortire effetti diametralmente opposti a quelli perseguiti, da un meditato fluire di iniziative, di ispirazioni, di attuazioni, in cui la libertà di ideazione e di espressione trovi il naturale limite nella libertà altrui e confluisca al perfezionamento dello spirito e dell'intelligenza » 2 • Non credo possano esservi dubbi cl1e ciò equivalga a,d t1n impegno ad attuare - con autonomia, s'intende, di esect1zione - l'indirizzo prescritto per la radio-televisione (e vincolante per i cattolici di tutto il mondo) dalla suprema gerarchia della Chiesa. Da ciò ·discende il dovere di escludere dalla possibilità ,di libera comunicazio11e le manifestazioni di pensiero condannate .dalla Chiesa: criterio che, tuttavia, essendo tali manifestazioni p·er la Costituzione legittime, va attuato con la dovuta cautela. L'attuale situazione di fatto comprova la fondatezza di questa in2 In « Atti del Convegno interno di studi sulle trasmissioni radiofoniche e televisive », Roma, 1958, p. 6. Il corsivo è mio. 22. . . Bibliotecaginobianco

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