ogni prove11ienza politica e culturale, e su qualsia~i argomento. La stia giustificazione è questa, e questa soltanto. Ma una tale funzione non pl1Ò essere rirnessa alla discrezionalità del potere esecutivo nè a quella dei dirigenti della società concessionaria, subordinati al primo, ed anzi emanazione del primo. Va circondata di garanzie obiettive. Davanti alla Corte la Rai ha sostenuto· - e sarebbe strano cl1e non l'avesse fatto - che i diritti tt1telati dall'art. 21 della Costituzione sono sempre stati da lei scrupolosamente rispettati: che tutte le voci della politica, della cultura, della scienza, -dell'azione sociale hanno potuto e possono liberamente esprimersi attraverso i teleschermi e i microfoni della radio. La Corte non ha potuto entrare nel merito della questione che questa dichiarazione sollevava, poicl1è il giudizio verteva soltanto sulla costituzionalità della concessione in esclusiva. Non ha potuto cioè pro11t1nciarsi sulla legislazione radio-televisiva . italiana nel suo complesso. Nondime110 essa, nella parte conclusiva della sentenza, l1a indicato la necessità che il legislatore provveda -con apposite leggi a garantire nel campo radio-televisivo l'esercizio concreto del diritto tutelato dall'art. 21. C'è dunque un vuoto giuridico che fino a questo momento il legislatore no11 ha provveduto a colmare. Sicchè il monopolio, cl1e per la Costituzione italiana non può avere in questo campo eh~ una fu11zione democratica, continua a,d essere esercitato i11 senso esclt1sorio. È t1n primo aspetto a11omalo della nostra radio-tele- . . v1s1one. Un secondo aspetto anomalo, frutto anch'esso della vicenda sopra richiamata, è la veste privatistica conservata ad un ente che svolge un servizio pubblico attraverso la gestione di un patrimonio di proprietà pubblica. Questa co11dizione consente alla Rai di agire, a sua discrezione, anche come un'azienda commerciale, e quindi -di introdurre nella propria attività criteri incompatibili con il principio del servizio pubblico. A qt1esta grave incongruenza intende, fra l'altro, ovviare u.na proposta ,degli cc Amici del Mondo », accolta in progetto di legge' dai parlamentari del partito repubblicano, che chiede la trasformazione della Rai in un ente nazionale con personalità di diritto pubblico, sul modello delle public corporations inglesi. _ Il quadro giuridico-istituzionale entro cui si svolge l'attività radiotelevisiva è -dunque ·quanto meno acostituzionale. In esso si inserisce un elemento di fatto che contribuisce in misura determinante a dare alla Rai il suo volto caratteristico. La legge, si è detto, dà al potere esecutivo la facoltà di fissare direttamente e in-direttamente l'indirizzo della so21 eib iotecaginobianco \ t
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