Questo problema dell'assistenza tecnica nelle zone di cc latifondo conta~ino » è stato posto da tempo. Si è detto anzitutto che in queste zone si deve risolvere il problema dell'istruzione primaria e che le scuole, anche con i corsi di recupero degli analfabeti di ritorno, cc dovranno porsi, direttamente, e risolvere i vari problemi. della preparazione 1 dei contadini all'emigrazione » • E si è detto pure che le scuole, cc pur aiutando la formazione e quindi l'esodo d·egli emigranti, dovranno anche costituire, n~lle comunità rurali, uno ,dei centri attorno ai quali le comunità stesse possano riorganizzarsi, impedendo che l'emigrazione si spinga oltre i limiti del conveniente e porti al totale abbandono di luoghi pur suscettibili di insediamento per popolazioni meno dense delle attuali » (Rossi Doria: La scuola e lo sviluppo del Mezzogiorno, Roma, Opere Nuove, 1960). Tutto ciò è da tener presente quan-do ci si pone i problemi di una efficace articolazione dell'intervento pubblico nelle zone di ~e latifon,~ocontadino » : la costruzione delle aule mancanti e il reclutamento dei I maestri sono problemi che -devono essere risolti prima, o tutt'al più contemporaneamente rispetto ai problemi del riordinamento fondiario. Ma non devono essere nel frattempo trascurati i problemi dell'assistenza tecnica: fino a che punto e in c~e modo l'esempio di Borgo a Mozzano è trasferibile nel Mezzogiorno e in particolare nelle zone di cc latifondo contadino »? Il progetto-pilota dell'Abruzzo promosso dal CEPAS non _costituisce forse una prova che si può fare molto di più di quanto finora si è fatto, così sul piano dell'assistenza tecnica, come sul piano dell'assistenza sociale? Ciò che è stato detto relativamente ai grandi incrementi di produttività resi possibili in Africa dall'assistenza tecnica non è vero anche, e a maggior ragione, per gli arretrati comprensori del Mezzo- , giorno come del resto è dimostrato da certe esperienze degli Enti di riforma agraria e in particolare dall'esperienza dell'Agenzia Europea della Produttività in Sardegna? È venuto il momento di tirare le fila di tutte q_ueste esperienze-pilota e di fare qualcosa di generale su questo piano, là dove, come nelle zone di cc latifondo contadino », sembra utile farlo. E-d è venuto anche il momento di liberare il campo dalla disputa che si è aperta fra Enti di riforma, Ispettorati agrari, Consorzi di bonifica, aspiranti tutti, a quanto si dice, a un monopolio organizzativo per la somministrazione dell'assistenza tecnica alle comunità esistenti nei comprensori di rispettiva· competenza. A-noi sembra che, comunque, nei comprensori di cc latifondo contadin-o », la f11nzione dell'assistenza tecnica, sia pure senza 11 Biblidtecaginobianco I
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==