molti tratti che colpisco110 in qu:ella di oggi. Nella vecchia Francia ritrovavo una folla -di sentimenti che avevo creduti nati .dalla Rivoluzione, una folla di idee che avevo sempre pensato essere state generate da essa, tante abitu.dini che si fanno risalire solo a lei. Incontravo dovunque le radici della società attuale, profondamente piantate in quel vecchio suolo ». La duplice tendenza assolutistica ed accentratrice della monarchia aveva operato un livellamento sostanziale nella società: spenta la vita locale, uniformata la legislazione, impoverita e privata di ogni potere politico la nobiltà, arricchitasi e divenuta coltivata la borghesia, non solo le varie parti del paese erano venute perdendo le loro peculiarità, ma anche le classi s'erano avvicinate tra loro, e soprattutto, al di là delle barriere esteriori che li dividevano, gli uomini erano diventati tutti simili gli uni agli altri. Simili, ma separati: se la Francia era, come suona il titolo di t1n capitolo del libro, il paese in cui gli uomini si rassomigliavano di più, era anche quello in cui questi uomini erano più separati tra loro in mille piccoli gruppi. Non si trattava soltanto delle grandi distinzioni di classe, tra nobiltà e borghesia ad esempio, ma di infinite distinzioni all'interno di ogni classe: segmentazioni innaturali, di cui gli stessi protagonisti avvertivano la dannosità, ma che si perpetuavano perchè gli in-dividui se11tivano che le barriere, le quali li separavano dagli altri, erano, per così dire, t1na definizione della loro condizione sociale. Già prima dell'Ottantanove, insomma, la maggior parte del popolo era una massa di uguali artificiosamente distinti e che si sarebbero, tuttavia, tutti riconosciuti uguali nel momento i11cui nessuno più avrebbe potuto distinguersi dagli altri e st1perare il comune livello. Il vecchio regime stesso, dt1nque, aveva preparata l' esplosio11e egualitaria. Pure il perpetuarsi di quelle distinzioni aveva i111peditoche tra le classi vi fosse un ricambio naturale e si stabilisse una certa omogeneità di visione degli interessi nazionali. Di qui appunto derivava un vizio nello sviluppo della società, cl1e avrebbe pesato gravemente sull'avvenire del paes~: cc quan-do le diverse classi in cui era divisa la società della vecchia Francia tornarono a contatto tra loro sessant'anni or sono, dopo essere state isolate così a lungo da tante barriere, al principio non si toccarono che nei pu11ti più dolorosi, e non si ritrovarono che per lacerarsi a vicenda. Ed ancora oggi le gelosie e gli odi~ sono soprav·vissuti ad esse n. Al di sotto di questi uomini della nobiltà e del ceto medio, tutti potenzialmente uguali, v'era, poi, la classe dei conta- .clini, isolata dal resto del paese .e misera come mai era stata nel passato. Tocqueville, che per primo aveva stu-diato i documenti sulle vendite dei 122 Bibliotecaginobianco I I '.
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