Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

I nella sua vita aveva ,detestato e combattuto; ed ayeva, insieme, l'amarezza di vedere verificate 11ella pratica le sue memorabili pagine, sul dispotismo figlio dell'estrema democrazia. 5. « L'Ancien Régime et la Révolutiori )) Già tra il 1849 ed il 1850 Tocqueville comincia a pensare a quello che diverrà poi il suo grande libro su L'Ancien Régi1ne et la Révolution. E, come assai spesso accade in questi casi, ciò che egli aveva in mente allora era un'opera ben -diversa da quella che avrebbe scritta qualche arino più tardi. La rivoluzione del '48, si è già osservato, aveva confer- . mato To-cqueville 11el sospetto che egli aveva avuto anche prima, che il grande -dramma della Rivoluzione non era ancora terminato: quella del '30, che, cioè, la Francia fosse ormai avviata per un cammino sicuro, lontano dalla nevrosi riv·oluzionaria,- era stata un'illusione ,di breve durata. p·ure egli re_stava l'uomo che aveva celebrato l'Ottantanove come u11a grande rivoluzione liberatrice; che, secondo la testimonia11za di- ' Sainte-Bet1ve, non ammetteva ironie su quell'argomento e che, :finalmente, ancora nel 1845 voleva che si diffondesse e si radicasse nel paese ciò che credeva il vero spirito della Rivoluzione. Era naturale che muo- . vendo da queste convinzioni profonde egli fosse indotto a cl1iedersi in quale momento avesse avt1to inizio quella distorsione dei genuini ideali rivolt1zionarii che era all'origine della malattia di cui soffriva il paese. Ed era, altresì, naturale che all'at1tore della Démocratie en Amérique, amante appassionato della lib·ertà, sembrasse pacifico che il 1nomento dell'involuzione fosse da segnare co·n l'inizio dell'epoca napoleonica, allorchè centralismo e dispotismo s'erano, per così dire, instaurati in Francia, distruggendo le potenzialità liberali dell'Ottantanove. Tocqueville era sempre restato sostanzialmente estraneo ed an~i ostile alla leggenda napoleonica, che s'era rapidamente diffusa in ·Francia negli anni '30 e di cui proprio il famoso memoriale .di Sa;it'Elena aveva costituito il primo nucleo. Nel 1831 Barbier poteva ancora cantare O Corse à cheveux plats ! que la France était belle Au gran,d solei! de messidor. C' était une cavale indomptable et rebelle, Sans frein d'acier ni renes d'or. Ma già un anno più tardi Balzac, in un romanzo famoso, scriveva alcune pagine nelle qt1ali la leggend~ popolare del-Ie' ro-e Napoleone era . 116 •Bibliotecaginobianco \ , ' \

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