Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

era in germe nella rivoluzione di febbraio come il pulcino 11ell'uovo; e per farlo venire alla luce non bisognava aspettare altro che il tempo necessario all'incubazione. Dal momento in cui è apparso il socialismo si poteva ben prevedere il regime della sciabola: l'uno avrebbe generato l'altro ... La nazione è in questo momento folle per il timore ,dei socialisti e per l'appassionato desiderio di ritrovare il benessere. In questo stato essa è incapace ed anche, lo dico con molto rimpianto, indegna di essere libera ... È necessario che il paese, c]le da trentaquattro anni ha dimenticato di cosa è capace il dispotismo· burocratico e militare allorchè non è frenato dalla legge o dalla pubblicità, lo impari di nuovo. È necessario cl1e esso lo gusti di nuovo, e questa volta senza il condimento della grandezza e ,della gloria; è necessario che lo assapori a lungo, per essere condotta a desiderare qualcosa di meglio e a comprendere che lo stesso be11essere 110n s'acquista aì prezzo del sacrificio della libertà e della dignità umana » . La vita di Tocqueville sarà d'ora innanzi un'alternativa di ct1po pessimismo e di improvvise speranze : egli non poteva credere, come leggiamo· in un frammento ancora inedito, che un governo assoluto guidato da una banda di avventurieri e di imbecilli potesse esprimere tanta saggezza da durare. D'altro canto, no11 avvertiva nel paese alcuno spirito di riscossa: il dispotismo napoleonico garantiva dal socialismo, proteggeva gli interessi, dava, perfino, al paese una nuova prosperità: cosa sperare in queste co-ndizioni? Come egli scriveva a Reeve, solo una catastrofe nazionale avrebbe potuto rovesciare il regime assoluto di Napoleone III: l'impero aveva bisogno di successi prestigiosi, -di qt1el condimento di grandezza e di gloria che aveva reso sopportabile per un decennio la grande avventura del più gran-de Napoleo11e. Ma Tocqueville vedeva nitidamente che per quella strada la Francia sarebbe andata rapidamente incontro alla rovina; e questa consapevolezza accresceva la sua angoscia. « Il grande problema che presenta l'avvenire ,delle nostre società moderne è sempre innanzi al mio spirito e mi impedisce di vedere altro, di fissarmi su un oggetto diverso. E tuttavia esso non suscita in me tanta passione ed interesse, da in,durre la mia mente a · tentare di risolverlo. Esso mi impedisce di pensare ad altro, senza, tuttavia, possedermi; ed io mi scopro a fissarlo in una contemplazione opaca, triste e distratta, che_n·on conduce a nulla ... I nostri due spiriti sono come macchine separate l'una dall'altra, di cui una resta immobile e l'altra gira a vuoto ». Nella Francia del Secondo Impero Tocqueville, teorico della democrazia liberale, vedeva come sublimato tutto ciò che ·115 Bibliotecaginobianco

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