Nord e Sud - anno - VIII - n. 22 - ottobre 1961

.. consentire oggi la soluzio11e di problemi dei quali ieri non era proprio possibile intravedere una soluzione. Questa è la prima i11dicazione generica che è possibile fornire in questa sede. Ma si può an,dare ancl1e oltre. È dalle zone del cc latifondo contadino » che sono partiti Rocco e i suoi fratelli; e noi sappiamo cosa è avvenuto di loro a Milano. Ma 110n sappiamo cosa è avvenuto del cc fazzoletto » di terra cl1e essi l1anno ven,duto prima di partire per pagarsi il viaggio a Milano; non sappiamo cosa è avvenuto dei tanti spezzoni di terra che sono stati venduti dai tanti partenti; non sappiamo in quale misura sono stati restituiti al bosco e al pascolo, se qt1esta era la loro cc vera vocazio11e », nè sappiamo in quale misura, grazie alle partenze, è diminuita la fame di terra e si sono attenuati i fenomeni di cui dicevamo, tipici del cc latifondo contadino », la dispersione e la precarietà delle imprese, la polverizzazione fondiaria, la sottoccupazione. Noi dobbiamo sapere tutto questo e soprattutto dobbiamo sapere come si può intervenire per avviare e per facilitare quel processo di riordinamento fondiario che se1nbrava impossibile ieri e che potrebbe essere diventato possibile oggi perchè si è alleggerita la pressione demografica. Abbiamo sempre detto cl1e l'aspetto positivo delle migrazioni interne dal Sud al Nord era appt1nto costitt1ito da questa possibilità di alleggerimento demografico, dalla prospettiva di consentire una respirazione meno asfittica alle regioni del Mezzogiorno dove erano state stivate eccezionali eccedenze demografiche. Ora è venuto il momento di intervenire per verificare e valorizzare le conseguenze positive delle partenze. Guai se qt1esta occasione dovesse andare perduta per assenza o carenza di interventi, percl1è non sappiamo, cioè, dove e come inter- • venire. Che vi siano possibilità nuove di rior,dinamento fo11diario nelle zone di « latifondo contadino » risulta anche dal citato studio di Barberis stille migrazioni rurali. Ivi si trova infatti un accenno alle cc vendite di migranti », alle cc cessioni, anche ad affini, delle terre possedute » : vendite e cessioni che cc han110 di volta in volta facilitato il consolidamento . dell'esistente impresa coltivatrice, o la formazione di nuove ». È un accenno interessante, e altri se ne trovano, probabilmente, in alcune delle relazioni e delle monografie che sono state presentate e discusse (nei giorni in cui scriviamo) alla Conferenza agraria. Ora si tratta di avviare t1n'inchiesta anzitutto per accertare se le partenze hanno liberato un certo numero di terre (pare che spesso i partenti affidino per proct1ra la poca terra che lasciano· al paese a coloro i quali prestano i cc soldi » 9 Bibliotecaginobianco

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