tica come e più che nei paesi ad eco11omia socialista - in una fase di economia pianificata. Si tratta soltanto di vedere - ripeto - che razza di piani, che razza· di strumenti dobbiamo adoperare. Ma non possiamo più negare la politica di intervento strutturale, non possiamo più negare la politica di pianificazione degli aggiustamenti agricoli, perchè ciò sarebbe veramente restare dei medioevali in epoca moder11a. Questo, quindi, è un primo ordi11e di conclusioni che la Conferenza potrebbe trarre. ·Più breve voglio essere - anche perchè sono meno esperto, ho idee meno forma te e la stessa III Commissione mi è parsa più incerta, più incline a individuare pr•oblemi che non a prospettare soluzioni - nei riguardi dei problemi di offerta· della produzione agricola e di mercato della stessa. Noi siamo e restiamo, fino a prova contraria, Europa occidentale; condividiamo, cioè, la sorte dei paesi dell'Europa •occidentale ai qtJali ci siamo legati e ci stiamo legando sempre più strettamente. Poichè siamo nei loro riguardi in un certo ritardo, per stabilire co·n loro il colloquio e svilupparlo dobbiamo studiare molto più profondamente quello che è avvenuto e quello che si dice e si discute in quei paesi. Il proble1na grave di fronte al quale t1na economia alta1nente i11dustria1izzata e sviluppata come quella occidentale si trova è sostanzialmente il seguente: malgrado che l'agricoltura vi rappresenti una industria in regresso come forma di impiego, come ritmo di accrescimento, come posizione nel rapporto dei redditi e così via, tuttavia sta avvicina11dosi molto rapidamente al punto di saturazione, sta arrivando, cioè, ad un p11nto nel quale la produzione agricola sarà in grado di soddisfare pienamente i bisogni di una popolazione crescente, a redditi più alti di quelli precedenti, per il fatto di aver raggiunto i limiti di rigidità della do-manda dei JJrodotti agricoli. C'è ancora per fortuna anche in questi paesi una serie di settori produttivi nei quali questa situazione di rigidità - già raggiunta per i cereali, .già raggiunta i11 grandissima parte per i prodotti lattiero-caseari - n•on è ancora toccata: c'è così ancora 11ncerto margine nel settore delle carni, dei grassi, e ancor più per i prodotti ortofrutticoli e per alcuni prodotti speciali. Il nostro paese si trova a questo riguardo in una situazione migliore di quella in cui si trovano gli altri paesi dell'Europa •occidentale per due ragioni: perchè, in_conseguenza dei bassi redditi e del sottocons11mo della· nostra popolazione in passato, abbiamo ancora per i 91 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==