Nord e Sud - anno VIII - n. 21 - settembre 1961

------:---~--- -------- --- ------ ---- ---------------- • fu11zione di una previsio11e, di ur1a realtà che non conosciamo. Personalmente ritengo cl1e la previsione di cui prima ho: parlato, e che tutti facciamo, sia perfettamente legittima, perchè le forze che sono dietro all'attuale situazione italiana - che è anche una situazione internazionale di equilibrio alla quale tutti teniamo - so110 quelle dell'Eu:. ropa occidentale, della quale facciamo parte e che è strutturata nella maniera che sappiamo. Non credo, perciò, che possano essere accettate la prospettiva e la previsione implicite nelle posizioni dell' Alleanza Contadina e, quindi,. ·con grande dispiacere debbo dire che questo nostro colloquio, che mira a stab!lire le possibili convergenze e le basi di una futura collaborazione nei riguardi della nostra realtà- agricola, lasciai, 110n dico isolata, perchè è di molti, ma indubbiamente inconciliabile la posizione di una larga parte di questa ·Conferenza con le posizioni rappresentate dall'altra parte. Cred,o che per ragione di chiarezza questo chiarimento fosse necessario, perchè evidentemente in quel che sto per dire· non mi occuperò di pro,blemi in base alle previsioni di sviluppo e di una situazione economioo-politica proprie dell'altra posizione, ma assumerò come base ·di ~agionamento co-ncreto la realtà nella q11ale finora ho operato e nella· q11ale, in base a tutti gli elementi che posseggo, prevedo di dover operare nei prossimi dieci anni. Pre1nesso questo - •ossia la constatazione di questa eccezione, e della accettazione da parte degli altri di 11na comune impostazione della Conferenza - anche se ovvia1nente con valutazioni e aspirazioni diverse - osservo che la Conferenza è stata portata subito ad in,dividuare, come problemi centrali che la prospettiva di sviluppo comporta, da una parte, i problémi di struttura· dell'agricoltura e, dal1' altra, i problemi dell'offerta della produzione agrico1a sui mercati e quindi dell'organizzazione dei mercati stessi. Si è molto discusso sull'uno e sull'altro tema e riterig•o che, quando si rimediterà qt1ello che si è venuto. discutendo, si vedrà che, sia sull'uno che sull'altro, sono· finalmente comparse delle idee nuove, anche se - mi vorrei permettere di dir'e - queste idee nuove sono ancora, per così dire, allo stato· nascente, allo stato grezzo-; hanno, cioè, bisogno di essere raffinate, elaborate dagli interessati e dagli studiosi prima ancora: che dai parlamentari e dagli uomini di governo. Questi due ordini di problemi - vorrei aggiungere - ·sono stati discussi in modo forse un poco astratto, ma non è male e non è evitabile che in discussioni d·el genere q~esto avvenga. Grave è, invece, 88 Bibliotecaginobianco I

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