.. co1ninciano a dire gli economisti, per prudenza) con determinate attent1azioni, lungo le stesse linee del decennio pre·cedente. Diag11()Sidello sviluppo passato, prospettiva dello sviluppo futuro, comportano necessariamente una misura dei loro effetti sull'agricoltura; effetti che ci sono apparsi realmente sconvolgenti. · Il fen•omeno dell'esodo rurale - cl1e è forse quello più saliente - ha portato nell' ultimo decennio all'allontanamento dalle campagne (oltrechè di tutte le forze di lavoro aggi un tesi per incremento naturale) di oltre un milione di unità lav•orative; e, secondo le previsioni fatte di recente dal Prof. Pa·squale Saraceno, dovrebbe portare fuori dell' agricoltura entro il 1975 altre 2.300 n1ila unità lavorative, 600 mila delle quali risultanti dall'incremento naturale e 1.700 mila da riduzione assoluta della forza di lavoro in agricoltura. Nello spazio di 20-25 a1111i, ci•oè, ci troveremo di fronte ad una situazione per la quale il 35, forse il 40%, delle forze di lavoro· operanti in agricoltura al principio del 1950, ne sarebbe eliminato. Nello stesso tempo l'esperienza ha dimostrato come lo sviluppo della· produzione in agricoltura 1 malgrado che sia stat·o notevolmente più lento di quello verificatosi negli altri settori produttivi, abbia, tuttavia ma11tenuto in questo decennio un ritmo di incremento pari al 2-2,5% all'an110. Come tale esso ha consentito di elevare considerevolmente la produzion~ glo-bale nello stesso periodo e, se dovesse continuare - e ci sono n1olte ragioni per crederlo dato che, in un certo senso, siamo appena all'inizi•o di una serie di processi tecnologici nuovi - dovrebbe, alrincirca, verso il 1975, portare ad un raddoppiamento della nostra produzione agricola rispetto a quella che era prima della· seconda guerra mo_ndiale. Questi son•o i fatti salienti sui quali abbiamo tutti ragionato in questi giorni e cl1e effettivamente costituiscono l'essenza dei problemi sui quali la Confere11za è cl1iamata a pronunciarsi. Vorrei aggiungere, tuttavia, che la prospettiva di sviluppo economico, della quale abbiamo parlato, poggia a sua volta su una previsione, s·u una ipotesi: l'ipotesi che la situazione eco-nomico-politica del paese resti 110n dico ferma - perchè nulla può restare fermo, e si posso110 anche verificare profondi cambiamenti - ma s•ostanzialmente dello stesso tipo di oggi. Tocchiamo così uno dei punti più delicati di questa Conferenza. Tutte le opinio•ni che vi si sono scontrate l1anno accettato sia la previsione di sviluppo economico - anche se oon coloriture, con previsioni quantitative, con speranze e timori da caso a ca·so diversi - sia questa previsione di mantenimento delle linee fondamentali dell' o- - 86 Bibliotecaginobianco
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