. ......, ......... ~ .,,_...,_ ............................................... •-.;••··· . ··· ·. ··············-···-··•-·"-""'·- -- . 21.500 m·an mano che aumentava la popolazione scolastica; invece il direttore di biblioteca giungeva dopo appena 11 a11ni a lire 22.000, ivi compreso il supplemento di servizio attivo (il numero degli anni da noi indicato era il minimo teorico, dato che vigeva il ruolo chiuso con la promozione per merito comparativo). Il direttore era superato di poco dal professore universitario che giungeva dopo 15 anni a lire 24.500 (ivi compresa l'indennità accademica). Qual' è la situazione oggi? Secondo la legge testè votata, il preside di liceo comincia la carriera col coeff. 580 e passa dopo 6 anni al coe:ff. 700; in più gode dell'indennità di direzione (28.000 mensili per istituti sino a 12 classi, 39.000 da 13 a 24 classi, 49.000 oltre le 24 classi). Il professore universitario comincia la carriera col coeff. 402 e giunge dopo 16 anni al coeff. 970; in più percepisce l'inden11ità accademica di lire 40.490 al mese, se il reddito mensile è inferiore alle 300.000 lire, e di lire 29.693 se è superiore. Il direttore di biblioteca invece comincia tuttora la carriera col coeff. 402, cui iì prof essore di liceo perviene dopo due anni di ruolo; può pervenire dopo un minimo di 4 anni, se sostiene un concorso, o dopo 6, con scrutinio per merito comparativo, al coeff. . 670; vi è aggiunto il compenso per « lavoro straordinario », che varia da mese a mese ma è comunque inferiore all'indennità di direzione dei presidi. Inoltre i direttori hanno i ruoli chiusi, e quindi avanzano, in genere, con estrema lentezza: i limiti di tempo sopra indicati sono puramente teorici. È comprensibil~ qui11di che vi sia molto malumore nelle biblioteche; si aggiu11ga che, per brevità ci siamo soffermati solo a considerare la ·carriera dei bibliotecari di gruppo A, mentre nelle biblioteche la maggioranza dei dipendenti è inquadrata nei gruppi B, C e cc ausiliari » : la situazione economica di costoro è ben peggiore. Vi sono uscieri i quali, per la scarsità del personale, attendono a mansioni proprie dei gruppi s11periori, e ·percefiscono 35-40.000 lire al mese di stipendio. Abbiamo sottolineato già altre volte(« Il Mulino» e cc Nord e Sud» cit.) quali interessi pubblici siano in gioco in questa questione, che non è solo, come un osservatore superficiale potrebbe credere, una questione privata di una ristretta categoria. Qui vogliamo invece ribadire ciò che abbiamo detto in principio: il mutare della reciproca posizione tra le categorie prese in esan1e (e tra queste categorie e altre che operano altrove, per es. nell'industria) non è dovuto al mutare dell'importanza della funzione rispettiva nel mondo contemporaneo; anzi, la funzione della biblioteca va preci~andosi sempre più importante, come fiancheggiatrice integratrice e co11tinuatrice della scuola, così come la funzione della scuola si rivela sempre più primaria nel complesso delle altre funzioni sociali. Invece le categorie che operano i11 questi settori hanno visto indietreggiare le loro posizioni sociali ed economiche nella generale avanzata delle forze del lavoro; i professori so.no indietreggiati rispetto agli impiegati e ai· funzionari laureati e diplomati (e persino degli operai specializzati) dell'industria; e i bibliotecari hanno negli ultimissimi anni registrato un ulteriore regresso rispetto agl'insegnanti. I • 69 Bibliotecaginobianco
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