Nord e Sud - anno VIII - n. 21 - settembre 1961

........................................................ , . . . . . . ................................................................................................................................................................ , .. . . ................. .., . "' .. ,................................................................................................................ GIORNALE A PIÙ VOCI Una vergogna nazionale Diceva Cavour cl1e un uomo di governo non si sente mai così tranquillo come quando è aperto il Parlamento. Il Parlamento ha il compito di legiferare, discute, critica, approva, disapprova, insomma collabora per il buon governo. Esso è lo specchio fedele delle opinioni e degli interessi del paese nella loro completezzaj chi ritiene di poterne limitare le prerogative, o quanto meno di 110ntenere conto dei consigli che possono venire da tt1tti i settori, rischia di isolarsi dal paese, rischia cioè l'avventura. In epoca prefascista il Parlamento ha legiferato, ma ha svolto anche alcune fonda1ne11tali i11chieste che sono servite di orientamento per la legislazione e per l'opera dei governi per diversi decen~i; inchieste ormai classicl1e, che onorano una classe politica. Gli attuali governanti democristiani invece da11no spesso l'impressione di pensare esattamente il contrario di quel che rite11eva il grande statista liberale; quando possono - cioè quasi sempre - fan110 di tutto per im·pedire che Camera dei Deputati e Se11ato prendano in considerazione gli aspetti spiacevoli del costume politico e della vita sociale, in· maniera non superficiale, per mezzo dell'i11chiesta; per tradizio11e ormai più che decennale sono allergici all'istituto dell'inchiesta parlamentare; quando una proposta di i11cltiesta viene avanzata - non di rado dagli stessi banchi della maggioranza - si fanno in quattro per bloccarla con i pretesti più speciosi. Prendiamo il caso della mafia, autentica vergogna dell'Italia odierna. Nella Sicilia occidentale i delitti si susseguono ai delitti, l'ordine pubblico almeno in quattro provincie dell'isola è in condizioni disastrose, i giornali italiani ne parlano, ne parla la stampa estera; governo, polizia, magistratura si sono dimostrati impotenti a contenere il fenomeno, cl1e si fa di giorno in giorno più grave, a rompere il muro di omertà· e la rete· di complicità cl1e gli co11sentono di prosperare. Occorrerebbe, a questo punto, mobilitare l'opinione pubblica, provocare uno choc nel paese, chiamare tutti a collaborare per una vasta opera di bonifica sociale, occorrerebbe che il Parlamento intervenisse con tutta l'autorità che gli deriva da:l suffragio popolare per indagare sulla rete delle com1Jlicità a tutti i livelli e per accertare le cause cl1e rendo.no impotenti governo, polizia e magistratura; ma a. Roma ci si è sempre rifiutati di aprire una inchiesta sulla mafia, e le proposte di incl1iesta parlamentare ava11zate per iniziativa di qualche deputato o senatore non sono mai pervenute all'esame generale in aula. La consegna,' da parte governativa, è di mi- , Bibliotecaginobianco •

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