I menti demografici (circa 1.400 miliardi), si comprenderà tutto il dannù che la crescita continua della popolazione ha arrec~to ad un più rapido take-off dell'economia' meridionale. Alla luce della dottrina esposta e st1lla scorta dei dati più che attendibili da noi esaminati, siamo dell'avviso che grande influenza nell'im-pedire il riavvici11amento del Sud al Nord della ~ostra, Penisola l'ha avuta proprio questo semi-clandestino fenomeno, tanto poco rilevato e valutato dagli studiosi e dagli organi responsabili di casa nostra. 14. - Il costo degli investimenti ·ae~ografici, misurato da1lla differenza fra incremento del reddito globale ed incremento del red~ito medio pro capite, è una prova molto significativa di quale rilievo sia r ostacolo dell' espa11sione demografica per lo sviluppo. economico e sociale degli uncommit<pd. Per il Mezzogiorno il fenomeno non ha avuto l'efficacia di vera1 e propria cc barriera » per lo. sviluppo, per l'alta percentuale degli investimenti e per la limitatezza del saggio di crescita della popolazione (inferiore all'l%). Relativamente a1 l Mezzogiorno, comunque, il problema va visto in_ uria luce tutta particolare, co111eda tempo hanno sostenuto ed insegnato i meridionalisti più autorevoli. Il problema meridionale non va visto nell'ambito limitato della ripartizione geografica relativa, ma in un contesto più a1npio, qt1al' è quello della Comunità Economica Europea e di tutti i paesi, in genere, che aprono ancora le loro frontiere ai lavoratori \ italia11i. Non c'è dubbio che, se non ci fosse la· possibilità anche della politica emigratoria, l'ostacolo demografico allo sviluppo meridionale si porrebbe in termini ben più crudi di quelli stessi in cui l'abbiamo visto noi. È questo, per esempio, il caso degli Indiani, dei Cinesi, ecc., il cui problema demografico si colloca effettivamente nei limiti rigorosi del proprio territorio nazionale. Da noi, alle altre politiche per il risolleva 1 - n1ento delle popolazioni arretrate si aggiunge a11cora quella classica dello sbocco emigratorio, sia interno (Nord Italia), sia estero. Il che vale a sdrammatizzare la crudezza dell'alternativa: controllo delle nascite o miseria inevitabile. . . Nei paesi, però, in cui il problema demografico è chiuso nella muraglia delle frontiere nazionali e in cui per giunta non è possibile attuare un programma ugualmente vasto di investimenti e il tasso d'incremento della popolazione è del 2-3% all'anno, è chiaro che il problei:na del birth control si pone con un'urgenza ed un'importanza condizionanti il successo deU.e politiche di sviluppo nazionali cui è stato dàto ravvio. 00 Bibliotecaginobianco
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