pongono l'accento esclusivamente su questo fattore, come se lo sviluppo economico dei paesi arretrati si potesse realizzare solo con la poco costosa panacea del controllo delle nascite. Questo della riduzione delle nascite è uno degli aspetti sociali dell'avanzamento economico dei paesi in questio11e, ma' non è, ovviame11te, il solo ed ·il più importante. Le misure per la contrazione demografica debbono essere, in un certo senso, preparatorie all'attuazione di un_piano di sviluppo, e varranno ad evitare che gli sforzi compiuti vengano frustrati dall'esigenza di investimenti demografici. È chiaro, però, che la· strumentazione di una politica di sviluppo dovrà essere ben altra per poter avviare e concludere l' azione di risollevamento. I 13. - Dopo aver, così, esaurito l'analisi da un punto di vista molto ampio e generico, vediamo se le teorie esposte trovano conferma in un'esperienza che ci è molto vicina', sia dal punto di vista della collocazione che da quello dell'interesse: l'esperienza del nostro Mezzo- . giorno. , Il compito non è troppo difficile, poiché la seconda Relazione al Parlamento del Presidente del Comitato dei Minisb·i per il Mezzogiorno· ci fornisce preziose e non sospette indicazioni statistiche. L'Istituto Centrale di Statistica effettua di anno in anno una va1 lutazione degli aggregati che compongono il bilancio economico delle grandi ripartizioni geografiche del nastrò Paese, seguendo· i medesimi criteri metodologici adottati per la contabilità nazionale. Il confronto della serie di dati per i vari anni ha permesso agli economisti della « Cassa » di ricavare delle indicazioni utilissime sull'evoluzione di periodo più o meno lungo (1951-19'60) dell'economia del Mezzogiorno. In particolare, per quanto riguarda la dinamica del reddito, sia globale che pro capite, i dati sono particolarmente indicativi e ci forniscono convincenti riprove a sostegno della nostra tesi (Tab. 2). Il reddito regionale del Mezzogiorno, che nel 1951 era di 1.958 miliardi di lire e nel 1959 di 3.347, ha segnato, sempre in prezzi correnti, un ulteriore aument_o anche nel 1960, raggiungendo i 3.533 miliardi di lire, con un incremento del 5,5% rispetto all'anno precedente. Il tasso medio di incremento del reddito globale, calcolato con la formula dell'int~resse composto, dal 1951 al 1960 è stato del 6,8% all'anno. Dal 1951 ad oggi il reddito complessivo si è accresciuto del1'80,4%.Il reddito medio pro capite si è ,invece, a1ccresciuto, rispetto al 1959, solo del 4,9%( contro il 5,5· del reddito globale) e, rispetto al 1951, solo del 66%(contro 1'80,4 del'--reddito globale). Questo 66%corrisponde, 58 .. Bibliotecaginobianco •
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